Mattarella: «Rispettare le regole,
sono il presidio della democrazia»

Giovedì 30 Luglio 2015
Mattarella: «Rispettare le regole, sono il presidio della democrazia»
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«La nostra Costituzione è presidiata da regole che vanno rispettate rigorosamente in tutta la loro portata. Le Regole vanno rispettate perchè sono il presidio della democrazia».

Lo afferma il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, alla Cerimonia del Ventaglio.



«La diffusione dell'informazione e del pluralismo dell'informazione è condizione importante e provvidenziale che registriamo. La presenza numerosa» dei giornalisti alla cerimonia del Ventaglio al Quirinale «è la dimostrazione di come sia cresciuto e come vada custodito e preservato il pluralismo dell'informazione». «La nostra Costituzione disegna un sistema accorto e felice di equilibri e di controllo reciproci» tra i poteri dello Stato. «Questo equilibrio esiste e rimarrà nella Costituzione ed è una garanzia che presidia il carattere autentico della nostra democrazia così come disegnata dalla Costituzione».



«Non si può pensare che il presidente della Repubblica possa bloccare scelte politiche che competono a Governo o Parlamento. Il presidente non dispone di un potere di veto, può solo chiedere al Parlamento un riesame e soltanto quando risconti un chiaro contrasto con la Costituzione». «Ogni presidente della Repubblica ha le sue idee, anche io ho le mie, ma ho il dovere di accantonarle perchè se le scelte sono fatte da organi previsti dalla Costituzione devo rispettarle e le rispetterò sempre».

«Nessuno, tantomeno il presidente della Repubblica, è un uomo solo al comando nel nostro Paese, non è possibile in democrazia».



«Mi auguro che il percorso di riforme in itinere vada in porto dopo decenni di tentativi non riusciti, non entro nel merito delle scelte, che appartengono solo al Parlamento, ma mi auguro che processo vada in proto, è uno dei punti nevralgici di questa legislatura».



«L'italiano è una lingua viva, parlata, sottoposta ad una evoluzioni.
Bisogna stare attenti a difenderla a usare l'uso di acronimi non necessari, neologismi immotivati, o l'oblio della sintassi. Va difesa».




«Non possiamo abbandonare un'intera generazione giovani, non possiamo abbandonare il Meridione». «Vi sono segnali di ripresa, occorre svilupparli e incoraggiarli e farne un uso il più accorto possibile. Non possiamo dimenticare che il lavoro per tutti è un principio nostra Costituzione».



«Quello del terrorismo è il pericolo principale che dobbiamo fronteggiare in questi anni, e dobbiamo farlo soprattutto» sul piano «culturale per offrire una proposta convivenza più persuasiva per chi è in difficoltà».



«La lotta alla corruzione e alle mafie costituiscono una priorità assoluta. È un impegno di civiltà che va condotto dallàintera società». «Il sistema gelatinoso si combatte con rigore, con precisione di interventi, trasparenza e sobrietà. È una esigenza prioritaria. La corruzione è presente ovunque perchè è una tentazione costante ma i livelli raggiunti nel nostro paese richiedono un particolare impegno rigoroso».



C'è la «sensazione di un'Europa in affanno, stretta da sentimenti populistici». L'Europa «abbia coraggio e saggezza», senza Europa «saremmo più deboli e in balia di eventi imprevedibili e incontrollabili».



«Sul fenomeno dei profughi e dei migranti occorre avere una intelligenza ed una visione lungimirante. Occorre aiutare i paesi da cui nascono i flussi migratori, aiutarli con insistenza per evitare che i flussi aumentino che in futuro si abbiano flussi più imponenti e incontrollabili. Un impegno non è soltanto giusto sul piano della collaborazione ma nell'interesse attuale, immediato e futuro dell'Europa».


Ultimo aggiornamento: 12:43

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