Gianfranco Fini in tribunale per la casa di Montecarlo, Elisabetta Tulliani: «Ho nascosto la provenienza dei soldi, mio fratello è spregiudicato»

Lunedì 18 Marzo 2024
Gianfranco Fini in tribunale per la casa di Montecarlo, Elisabetta Tulliani: «Ho nascosto la provenienza dei soldi, mio fratello è spregiudicato»

«Ho nascosto a Gianfranco Fini la volontà di mio fratello di comprare la casa di Montecarlo.

Non ho mai detto a Fini la provenienza di quel denaro che ero convinta fosse di mio fratello. Il comportamento spregiudicato di mio fratello rappresenta una delle più grandi delusioni della mia vita. Spero di avere dato con questa dichiarazione un elemento per arrivare alla verità». É quanto ha detto in aula Elisabetta Tulliani imputata, assieme all'ex presidente della Camera, al fratello Giancarlo Tulliani e al padre Sergio nel processo legato all'acquisto di una casa a Montecarlo. Nel procedimento si ipotizzano il reato di riciclaggio.

Riciclaggio, sequestrato un milione di euro a Fini. Gip: vicenda inquietante

A distanza di quasi 14 anni da quello scandalo che inflisse un duro colpo alla carriera politica di Gianfranco Fini, l’ex presidente della Camera torna in aula. La vicenda giudiziaria ruota attorno alla residenza monegasca lasciata in eredità dalla contessa Annamaria Colleoni ad Alleanza Nazionale, di cui Fini era leader, e poi venduta nel 2008 al “cognato” dell’esponente del centrodestra, Giancarlo Tulliani, secondo l’accusa grazie ai soldi dell’imprenditore Francesco Corallo, accusato di associazione a delinquere finalizzata al peculato, riciclaggio ed evasione fiscale. L’accusa di riciclaggio ha toccato lo stesso Fini, che però ha sostenuto di essere stato ingannato dalla compagna Elisabetta Tulliani e dai suoi familiari.

 

La storia

Nel luglio del 2010 Il Giornale, all’epoca di proprietà della famiglia Berlusconi, pubblicò la prima puntata di un’inchiesta in cui si sosteneva che Fini avesse venduto un appartamento a Montecarlo, nel principato di Monaco, a Giancarlo Tulliani, il fratello della sua compagna, Elisabetta Tulliani. Se ne parlò a lungo e il caso logorò ulteriormente i rapporti, già complicati, tra Fini e il resto del centrodestra.

La casa di Montecarlo

La casa in questione si trova in Boulevard Princess Charlotte 14 a Montecarlo, ha una superficie di circa 45 metri quadri e nel 1999 fu lasciata in eredità dalla contessa Anna Maria Colleoni ad Alleanza Nazionale. Il Giornale scrisse che l’appartamento rimase abbandonato per alcuni anni e fu poi acquistato per 300mila euro da una misteriosa so­cietà offshore – cioè con la sede legale in un paese diverso rispetto a quello in cui opera – che lo ristrutturò. Secondo l’inchiesta nell’appartamento abitava dal 2008 Giancarlo Tullia­ni. A fine luglio, poco dopo la pubblicazione dell’inchiesta del giornale, Fini fu espulso dal PdL e fondò un nuovo gruppo parlamentare chiamato Futuro e Libertà per l’Italia (FLI), che divenne poi un partito politico.

L'inchiesta

Il Giornale accusò Fini di aver utilizzato un sistema di società con sede in “paradisi fiscali” per nascondere il vero compratore della casa e farla poi abitare dal cognato, sottraendola al partito. Inoltre il prezzo a cui l’immobile era stato venduto sarebbe stato molto inferiore al reale valore di mercato della casa, per la quale si sarebbero fatti avanti compratori con offerte superiori al milione di euro. La storia diventò subito un enorme caso mediatico, di cui si occuparono a lungo tutti i principali media. Nell’agosto del 2010 la procura di Roma aprì un’indagine contro ignoti sulla casa di Montecarlo con le ipotesi di reato di appropriazione indebita e truffa aggravata, e l’attenzione mediatica sul caso continuò a essere costante e intensa.

La società che aveva comprato per 300mila euro la casa da AN nel luglio del 2008 si chiamava Printemps, che la vendette nell’ottobre dello stesso anno a un’altra società off shore, Timara Limited, per 330mila euro. Dopo la separazione politica tra Fini e Berlusconi emerse un documento del piccolo paese caraibico di Santa Lucia che sembrava provare che il titolare di entrambe le società offshore, e quindi anche della casa di Montecarlo, fosse proprio Giancarlo Tulliani. L’indagine aperta dalla procura di Roma venne però archiviata, perché fu stabilito che Alleanza Nazionale poteva vendere l’appartamento a chi voleva e alla cifra che voleva (fu stabilito comunque che la vendita fosse avvenuta effettivamente a un prezzo molto inferiore a quello di mercato).

Ultimo aggiornamento: 17:40 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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