Concorso ufficio del processo, 4200 posti a disposizione: quando esce il bando, stipendio, requisiti e cosa studiare

Gli addetti per l'ufficio del processo sono figure che collaborano con i magistrati

Sabato 10 Febbraio 2024
Concorso ufficio del processo, 4200 posti a disposizione: quando esce il bando, stipendio, requisiti e cosa studiare

Quando esce il bando del concorso per l'ufficio del processo? Si tratta di una delle selezioni più attese. Prevede 4.200 dipendenti a tempo determinato per il Ministero della Giustizia, chiamati a ricoprire l’incarico di addetti all’ufficio per il processo. Una figura volta a ridurre il carico pendente nei tribunali. Ci sono novità in arrivo per quando riguarda i tempi e le modalità, vediamo l'ultima nota pubblicata sul sito ufficiale del ministero.

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Quale attività svolgono

Gli addetti per l'ufficio del processo sono figure che collaborano con i magistrati.

Lo scopo? Ridurre il carico giudiziario. La funzione principale è di affiancare il giudice nella redazione degli atti e nell’assumere decisioni. Gli addetti all’ufficio del processo non svolgono attività amministrativa in senso stretto. Non si esclude, d’altra parte, che in alcuni tribunali siano stati preposti a tale funzione.

Quando esce il bando?

Il nuovo bando era già previsto per la fine del 2023, ma ancora non è stato pubblicato. Secondo le ultime indiscrezioni, dovrebbe essere pubblicato nella seconda metà di febbraio. È stato reso noto che le assunzioni dovranno comunque essere completate entro il 30 giugno 2024, data in cui il Ministero dovrà comunicare agli organi dell’Unione europea l’avvenuta assunzione degli addetti. Il sottosegretario alla giustizia ha sottolineato che il bando sarà volto all’assunzione di circa 4.200 nuovi addetti all’ufficio del processo.

 

Come si svolge l'esame

Le modalità con cui si svolge l'esame non sono ancora note, ma possiamo vedere le precedenti. Si prevedeva un esame con questionario a risposta multipla, da compilare entro un’ora di tempo. 

Il concorso verteva su alcune materie quali:

  • diritto pubblico, che è comprensivo sia di diritto costituzionale sia di diritto amministrativo, con particolare riguardo alle norme sul pubblico impiego;
  • ordinamento giudiziario;
  • lingua inglese.

Presumibilmente, il nuovo concorso avrà ad oggetto anche quesiti di informatica. Dopo il primo bando, infatti, è diventato obbligatorio procedere anche ad accertare le competenze tecniche in questa materia.

Di seguito, si elencano le norme che il Ministero della Giustizia aveva indicato come oggetto di prova:

  • Costituzione;
  • CEDU artt. 6-7;
  • Carta dei diritti fondamentali dell’unione europea Capo VI;
  • L. 241 del 1990;
  • D.Lgs. 165 del 2001;
  • D.Lgs. 33 del 2013;
  • Regio decreto 12 del 1941;
  • L.195 del 1958;
  • D.Lgs 240 del 2006;
  • D.Lgs 116 del 2017;
  • D.L. 179 del 2012;
  • D.L. 69 del 2013;
  • D.L. 90 del 2014 art. 50;
  • D.Lgs. 28 del 2010.

I requisiti

Il precedente concorso era aperto ai soggetti con:

laurea in Scienze dei servizi giuridici (L-14);
diploma di laurea di vecchio ordinamento in Giurisprudenza;
laurea specialistica in Giurisprudenza (LS 22) o Teoria e tecniche della normazione e dell’informazione giuridica (LS 102);
laurea magistrale in Giurisprudenza (LMG/01);
laurea magistrale in economia (LM 77).

Lo stipendio

Quanto guadagna un addetto all’ufficio per il processo? Lo stipendio è di 1.800 euro netti mensili il primo anno, circa 1.700 euro netti mensili il secondo anno. Nello specifico, i vincitori andranno a ricoprire la posizione:

  • Area III;
  • posizione economica F1.

Il CCNL del pubblico impiego funzioni centrali prevede una retribuzione di circa 1.800€/mese netti, per il primo anno e di circa 1.700 €/mese netti, per il secondo anno, in quanto si aggiunge un’ulteriore imposta che non opera per il primo anno di lavoro. 

Ultimo aggiornamento: 11 Febbraio, 07:21 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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