Politici e vip spiati, indagato un finanziere dell'antimafia: da Totti a Renzi, dentro il pc del maresciallo oltre cento nomi illustri

Venerdì 4 Agosto 2023 di Valentina Errante
Politici e vip spiati, indagato un finanziere dell'antimafia: da Totti a Renzi, dentro il pc del maresciallo oltre cento nomi illustri

Al momento il fascicolo riguarda il "caso Crosetto", con le notizie pubblicate da un quotidiano sugli incassi percepiti tra il 2018 e il 2021 per consulenze a Leonardo e alcune partecipate dall'attuale ministro della Difesa (che a ottobre scorso aveva annunciato e presentato una denuncia). Ma l'inchiesta della procura di Perugia, che vede indagato per violazione del sistema informatico Pasquale Striano, maresciallo della Guardia di Finanza in forze alla Dna, è già andata oltre, almeno per quanto riguarda le verifiche.

Ossia tutte quelle informazioni riservate, sulle movimentazioni bancarie, di altri politici, manager e vip finite sui giornali. Perché dagli accertamenti sono emersi ulteriori accessi non leciti.

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IL SOSPETTO

Le verifiche, che vanno avanti da alcuni mesi, avevano portato ad individuare l'ingresso alla banca dati del fisco da parte di Striano che illecitamente avrebbe acquisito le informazioni su Crosetto. Ma poi è emerso di più. Il militare era in forza al nucleo di polizia valutaria e distaccato alla Dna presso un gruppo che si occupa di Sos, ossia le segnalazioni di operazioni sospette che arrivano dall'Antiriciclaggio di Bankitalia dopo l'alert degli istituti di credito. E dal momento che sui giornali, negli ultimi tre anni, sono finite le sos relative a vip, politici e sportivi, le verifiche sono in corso per stabilire se l'origine delle informazioni riservate sia la stessa. Il procuratore Raffaele Cantone ha delegato lo stesso nucleo Valutario della Finanza. L'inchiesta da Roma era stata trasmessa a Perugia proprio perché il finanziere lavorava fianco a fianco con Antonio Laudati, sostituto procuratore della Direzione nazionale antimafia che, quando da Bari era stato nominato in Dna, aveva chiesto il trasferimento del militare. E proprio l'Antimafia collabora alle indagini.

 

LE VERIFICHE

Il militare perquisito è stato anche interrogato, ha negato ogni irregolarità, sostenendo che le interrogazioni al sistema fossero state fatte per motivi d'ufficio. Anzi che fosse stato lo stesso Laudati a dargli ordine verbale di effettuare gli accessi. Il magistrato è stato sentito come persona informata sui fatti e ha smentito il maresciallo. Intanto le procedure per accedere ai sistemi sono state cambiate, Melillo ha stabilito che ogni ingresso debba essere motivato per iscritto e ha consegnato ai colleghi di Perugia tutti gli accessi ritenuti anomali. Il maresciallo è stato trasferito. Ma le verifiche, hanno già riguardato «una rilevante quantità di documenti» e tutte le sos finite sui giornali a partire dal 2020. Da quelle sui conti di Matteo Renzi alle segnalazioni sulle movimentazioni di Giuseppe Conte. E ancora Francesco Totti e l'allenatore della Juve Massimiliano Allegri. Poi Rocco Casalino. Le sos sono segnalazioni neutre che non sempre sono una spia di illeciti e anche quelle pubblicate, in molti casi, non hanno dato origine a indagini. Le verifiche, partite in autunno dalla denuncia di Crosetto, puntano ora a stabilire se dietro la pubblicazione ci fosse un obiettivo o una regia. Se fossero diffuse per colpire politici e personaggi pubblici.
Crosetto parla di «un tentativo di condizionare la composizione del nuovo governo attraverso l'acquisizione illecita e la diffusione strumentale di notizie false per attaccarmi», ma fa anche riferimento «a una grave fuga di notizie, mentre l'indagine è ancora in corso, che rischia di inficiare il grande lavoro fatto prima dalla procura di Roma e ora da quella di Perugia». Poi aggiunge: «Considero gravissimo che pezzi dello Stato possano aver lavorato deliberatamente per indebolire le istituzioni e perseguire interessi evidentemente opachi. Attendo fiducioso gli accertamenti della magistratura su questa torbida vicenda». Sulla vicenda interviene su Twitter anche Renzi: «Chi utilizza segreti e dossier come forma di killeraggio politico contro avversari politici? Ne vedremo delle... brutte. Intanto solidarietà al Ministro Crosetto per questa #Killeropoli».

Ultimo aggiornamento: 2 Marzo, 16:48 © RIPRODUZIONE RISERVATA