Pisapia: «Non bisogna solo dire cose di sinistra, bisogna farle»

Sabato 7 Ottobre 2017
Pisapia: «Non bisogna solo dire cose di sinistra, bisogna farle»
L'occasione era quella di parlare di ambiente e Giuliano Pisapia rispetta alla lettera il canovaccio. Nessuna parola fuori tema se non accenni indiretti alle polemiche a sinistra che lo hanno visto protagonista in questi giorni. Il leader di Campo Progressista non scioglie le riserve sul suo futuro ma ai suoi tanti interlocutori ribadisce un messaggio chiaro che è quello della «discontinuità con il passato, senza però vendere i sogni».

Insomma, un cambio di passo rispetto all'attuale conformazione del centrosinistra mantenendo però fede all'impegno preso con la nascita di campo progressista e cioè creare un soggetto che abbiamo come obiettivo l'inclusione. «Noi vogliamo lavorare e impegnarci con un campo progressista che sia largo e che unisca. Io ci credo e se sbagliamo strada tirateci per la giacchetta». Ai presenti nello spazio del mercato generale della stazione Termini, che per un pomeriggio ha ospitato una sorta di maratona sull'ambiente (conclusa proprio dall'ex sindaco di Milano) il leader di Campo progressista ha fatto intendere di non avere nessuna intenzione di mettersi in disparte : «Questo momento di riflessione è la risposta a chi dice che litighiamo sempre e non parliamo di contenuti e di quello che vogliamo mettere nel programma».

E è proprio all'ambiente che Pisapia dedica gran parte del suo intervento «non bisogna solo dire cose di sinistra ma farle», spiegando di aver posto il tema anche al premier Paolo Gentiloni insieme ad un impegno per «sburocratizzare il Paese. La burocrazia - osserva - più che facilitare crea difficoltà». A fare da eco alle parole di Pisapia ci pensa Mario Catania, che in modo ancora più esplicito evidenzia come Campo progressista «sia un'alternativa alla sinistra di testimonianza e al Pd di di Matteo Renzi».

Insomma, nessuna intenzione di fare passi indietro, ma è evidente che con il resto della galassia della sinistra i nodi sono ancora tutti da sciogliere.
Da Mestre arriva l'appello di Pippo Civati affinchè si acceleri con l'unità della sinistra: «Lo dico con le lacrime agli occhi, perchè bisogna partire». Costruiamo delle ipotesi condivisibili e poi mettiamole a disposizione dei cittadini con una consultazione
». Il tema dell'unità è caro anche anche a Roberto Speranza «bisogna tornare alle origini - spiega l'esponente Mdp - parlando di giovani, sanità, lavoro e periferie. Tornare a stare dalla parte del popolo per non consegnare il Paese ai populisti. L'orizzonte per me è questo».
Ultimo aggiornamento: 8 Ottobre, 09:47 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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