F35, il Pd mette i paletti: «Ridurre
l'acquisto degli aerei»

Mercoledì 19 Marzo 2014
Un F35
8
Le tante criticit che segnano questo programma spingono nella direzione di un significativo ridimensionamento degli schemi di accordo con la Lockheed Martin sul programma F 35. Lo si legge nel documento che il capogruppo del Pd in commissione Difesa della Camera, Giampiero Scanu, ha presentato come conclusioni da parte del Pd all'indagine conoscitiva sui sistemi d'arma.



Il documento proposto da Scanu a nome del Pd, parte da una analisi del quadro geo-strategico, e indica una serie conclusioni: «Appare oggettivamente censurabile - afferma il documento - continuare ad investire su questo programma, senza che siano state acquisite idonee garanzie in merito all'esistenza di standard operativi tra loro compatibili, da utilizzare nel corso delle operazioni per le quali è richiesta una Network Enabled Capability». Per quanto riguarda gli F35, il documento ricorda tutte le «criticità» emerse durante l'indagine conoscitiva: il contratto non garantisce «ritorni industriali significativi»; non sono garantiti alle imprese italiane le sub-commesse; l'assenza di un ritorno certo degli investimenti per lo stabilimento di Cameri; l'occupazione a Cameri non è «aggiuntiva rispetto a quella attualmente già impiegata nel settore aeronautico ma, solo parzialmente sostitutiva»; «le stime del costo del programma risultano caratterizzate da un indice di variabilità che non può convivere con le esigenze della nostra finanza pubblica»; senza contare la dipendenza dagli Usa per la «tecnologia sensibile». «Le tante criticità che segnano questo programma - prosegue il Documento - inducono a rinviare ogni attività contrattuale, in attesa che siano chiariti i molti limiti che gli stessi organismi statunitensi non mancano di sollevare formalmente; e comunque l'insieme di queste considerazioni milita nella direzione di un significativo ridimensionamento degli schemi di accordo con la Lockheed Martin sul programma F 35». «Considerazioni di natura finanziaria, operativa e di politica industriale - sottolinea poi il Pd - inoltre spingono a rinnovare la flotta aerea militare su due linee di volo, ovvero con gli F35 e gli Eurofighter».



Il consiglio di difesa Nel Consiglio supremo di difesa di oggi, a quanto si è appreso, «non si è discusso nè di F35 né di nessun'altra decisione concreta in materia di sistemi d'arma, ma dell'ulteriore impulso da dare al processo di riordinamento delle forze armate avviato dalla legge 44 del 2012».
Ultimo aggiornamento: 20 Marzo, 08:11

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci