ROMA - La legge di stabilità, «vietando ai cittadini di votare chi li amministrerà, lede il diritto di voto libero, segreto, e non limitabile, sancito dall'articolo 48 della Costituzione» Lo dichiara il presidente dell'Upi, Antonio Saitta, a proposito delle norme che impediscono le elezioni nelle Province. Contro la lesione di «un diritto inalienabile di cittadinanza, l'Upi presenterà ricorso e il primo, da privato cittadino, sarà il mio» annuncia Saitta.
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