«Ho visto tutta la scena. Io ero alla porta. Mia sorella camminava, mio zio l'ha presa dal collo e l'ha portata dietro alla serra. Ho visto i cugini, solo la faccia». Lo ha detto in Corte di assise il fratello di Saman, raccontando gli istanti finali della vita della ragazza, uccisa a Novellara, la sera del 30 aprile 2021, accusando così nuovamente lo zio e i cugini del delitto organizzato, in ipotesi di accusa, dai cinque familiari.
Saman Abbas, il fratello Ali: «Ho sentito mio padre dire scavare e passare dietro le telecamere»
«Papà e mamma mi chiedevano di starle dietro, perché Saman scriveva spesso col cellulare. Io stavo sempre vicino a mia sorella, sul letto, sul divano, vedevo con chi scriveva e lo dicevo a mio papà. Ho registrato le conversazioni con Saqib perché Saman usava il mio telefono e aveva dimenticato di scollegare il suo account». Lo racconta in aula il fratello della giovane pachistana uccisa per essersi opposta a un matrimonio organizzato dalla famiglia. «Hanno organizzato tutto quella sera - ha aggiunto - Mia mamma mi disse 'registra tutto e poi ci pensiamo noì. Mai avrei immaginato cosa sarebbe potuto succedere mostrando le chat. Non c'ho mai pensato».