Napoli, clochard tenta di stuprare una donna in strada: i carabinieri lo salvano dal linciaggio

Una donna spinta a terra e spogliata da un marocchino 51enne. I passanti, richiamati dalle urla, la liberano. I militari evitano il peggio

Sabato 26 Marzo 2022 di Giuseppe Crimaldi
Napoli, tenta stupro di una donna in pieno giorno: i passanti lo bloccano. L'aggressore rischia il linciaggio

È ancora forte la paura, ma lei ricorda attimo dopo attimo, quasi fossero fotogrammi di un film del terrore, le fasi dell’aggressione.

Lei è Silvana (nome di fantasia), la 31enne casertana involontaria protagonista di un tentativo di stupro avvenuto a Napoli, in pieno giorno: a salvarla dall’aggressore sono stati alcuni passanti e residenti della zona in cui è avvenuto il fatto: allarmati dalle urla e dalle richieste di soccorso della giovane, sono riusciti a salvarla prima ancora che arrivassero i carabinieri. E proprio in quelle fasi concitate c’è stato un tentativo di linciaggio del bruto. Ma procediamo con ordine.
 

Il tentativo di violenza si consuma in pieno giorno. Siamo nella zona portuale, non lontano dal Ponte della Maddalena, sulla omonima via che verso sud conduce a San Giovanni a Teduccio. Un’area considerata a rischio, per la presenza di un sottobosco umano dolente e talvolta anche violento, che trova riparo ogni notte in un’area che da troppo tempo attende di essere bonificata. Il protagonista dell’aggressione è uno marocchino di 51 anni senza permesso di soggiorno e senza fissa dimora. È l’una del pomeriggio quando Silvana sta percorrendo a piedi il marciapiedi della strada e si vede parare dinanzi il nordafricano in chiaro stato di agitazione: l’uomo afferra la donna per un braccio e inizia a strapparle i vestiti nell’inequivocabile tentativo di violentarla. Tutto questo succede in strada, e la scena non può sfuggire a residenti e automobilisti. Il marocchino sembra una furia, colpisce anche la vittima che tenta di svincolarsi dalla presa. Una scena agghiacciante.

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L’INTERVENTO

Fortunatamente qualcuno che assiste a quello spettacolo chiama immediatamente il 112 chiedendo l’ausilio dei carabinieri. La situazione si fa ogni secondo più difficile: il bruto è riuscito a denudare la vittima ma non avrà il tempo di mettere a segno il suo progetto, proprio grazie all’intervento di una decina di persone che accorrono in soccorso di Silvana. Quando si rende conto di non avere scampo, l’uomo molla la presa e tenta la fuga. Ma viene inseguito dalla gente, mentre già si odono le sirene dei militari del Nucleo radiomobile che di lì a qualche secondo soccorreranno la malcapitata. L’arrivo dei militari sarà doppiamente provvidenziale: perché alcuni testimoni che avevano visto la brutale aggressione circondano il marocchino e tentano di farsi giustizia con le loro mani. Pochi minuti dopo sarà ritrovato e arrestato. E a scongiurare il linciaggio saranno proprio i carabinieri.

LO CHOC

Tremante, con gli abiti strappati e le lacrime agli occhi, Silvana rimarrà a lungo in stato di choc. Viene soccorsa e accompagnata in ospedale per controlli. In quegli stessi frangenti scattano le ricerche dell’aggressore, che nella confusione è stato visto correre verso la zona di piazza Garibaldi. Il marocchino viene identificato e sottratto al linciaggio in piazza Guglielmo Pepe.
L’uomo non aveva documenti, e solo comparando le sue impronte digitali con quelle raccolte nei data base delle forze dell’ordine si scoprirà che dal suo arrivo a Napoli avrebbe utilizzato almeno una decina di “alias” diversi. Non solo: in un recente passato avrebbe tentato altre violenze sessuali, come dimostrano alcuni precedenti specifici scoperti dai carabinieri. Rinchiuso in una cella del carcere di Poggioreale, è adesso a disposizione della Procura.
Visitata dai medici, la 31enne ha riportato lesioni ritenute guaribili in 10 giorni. L’ira esplosa e culminata nel tentativo di linciaggio del bruto ha assunto i contorni come detto anche molto violenti, e non è un caso. Chi vive nella zona dove si è verificata la violenza è disperato: l’intera area a ridosso del porto che va da calata della Marinella fino al Ponte della Maddalena è ormai terra di nessuno, ridotta a dormitorio per decine di stranieri e clochard in una cornice di degrado totale. Una zona sempre più teatro di rapporti tesi tra i cittadini e i senza fissa dimora. Tante le denunce di gesti di violenza gratuiti da parte dei clochard che vivono nella baraccopoli: tergicristalli delle auto rotti, danni, molestie a ogni ora del giorno e della notte. A pochi passi dal luogo dello stupro, sventato grazie alle urla della vittima, ci sono una scuola elementare e l’ufficio scolastico provinciale di Napoli.

Ultimo aggiornamento: 27 Marzo, 08:06 © RIPRODUZIONE RISERVATA