Milano, ciclista travolto e ucciso da un camion: l'angolo cieco e quei secondi di buio fatali

La vittima è un uomo cinese di 37 anni residente a Cormano, nel milanese. A Milano è l'ultimo caso di ben 39 ciclisti uccisi da inizio anno.

Lunedì 8 Maggio 2023
Milano, ciclista investito da un camion: morto poco dopo il trasporto in ospedale

Un altro ciclista travolto e ucciso a Milano, questa volta in via Comasina all'incrocio con via Novate.

Fatale è stato l'impatto con un camion, avvenuto intorno alle ore 10.40 di questa mattina: il cilcista è morto poco dopo l'arrivo all'ospedale Niguarda, trasportato in codice rosso dall'ambulanza.

A perdere la vita è stato Li Tianjiao, 55enne di origini cinesi residente a Cormano, nell'hinterland milanese. La sua bici è rimasta schiacciata sotto le ruote del mezzo pesante. Secondo quanto emerso dagli accertamenti dei vigili urbani il suo corpo è stato trascinato per almeno 300 metri. 

Entrambi i veicoli stavano percorrendo via Comasina in direzione del centro con la bici alla destra dell'autocarro. Non ne sono ancora certi, ma i vigili ritengono che al momento dell'impatto Tianjiao non stesse utilizzando la pista ciclabile. L'urto è avvenuto verso via Novate subito dopo la svolta a destra del mezzo pesante.

Alla guida del camion c'era un italiano, coetaneo della vittima. Dopo lo scontro con la bici, è sceso dal suo mezzo per avvertire i soccorsi. È stato poi sottoposto ai vari test per verificare l'eventuale positività ad alcool o stupefacenti, con esito negativo in entrambi i casi.

L'angolo cieco

Se la dinamica venisse confermata, si tratterebbe dell'ennesimo incidente provocato dal cosiddetto ‘angolo cieco’: una piccola porzione di spazio che resta nel campo visivo di un conducente di mezzo pesante solo per pochissimi secondi, durante una svolta. 

Lo stesso tipo di incidente per cui - sempre a Milano - hanno perso la vita Francesca Veronica D'Incà, la ciclista di 38 anni travolta in piazzale Loreto, e Cristina Scozia, investita lo scorso 20 aprile da una betoniera in corso di Porta Vittoria.

Strage di ciclisti nel 2023 

Li Tianjiao è stato solo l'ultima vittima di una lunga scia di sangue: secondo dati raccolti dall'Osservatorio Asaps, dal 1° gennaio 2023 ad oggi sono morti 39 ciclisti sulle strade italiane. Dieci decessi sono avvenuti a gennaio, 5 a febbraio, 7 a marzo, 14 ad aprile e 3 a maggio, con un trend in crescita con l'arrivo della primavera. «Cifre comunque parziali - sottolinea l'Asaps - perchè non tengono conto dei feriti gravi che poi non ce la faranno in ospedale».

La regione più colpita è proprio la Lombardia, con 11 vittime. Segue il Lazio con sei, poi Emilia-Romagna, Toscana e Veneto con tre ciascuna. Si tratta complessivamente di 34 uomini e 5 donne. 16 le vittime con più di 65 anni di età. In quattro casi su 39 totali, l'investitore è fuggito senza prestare soccorso.

La Russa: «Dobbiamo intervenire subito, non possiamo aspettare»

«La sicurezza viabilistica deve essere una priorità, per tutti noi, nel giorno in cui registriamo, purtroppo, un'altra vittima della strada a Milano. L'ennesimo ciclista investito da un camion», dichiara in una nota Romano La Russa, assessore alla Sicurezza di Regione Lombardia. 

«L'incidente mortale di questa mattina - prosegue l'assessore - deve spingerci a intervenire al più presto. Se consideriamo le dinamiche di tali incidenti emerge come la presenza dei cosiddetti 'angoli ciechì dei mezzi pesanti sia una delle cause
preponderanti».

E infine conclude con un appello alle istituzioni: «Non possiamo aspettare il 2024, quando anche l'Italia recepirà la direttiva europea che impone ai camion di nuova immatricolazione la dotazione di dispositivi per il rilevamento degli ostacoli negli angoli ciechi. Bisogna accorciare i tempi e adottare da subito tutte le misure possibili per mettere fine a questa strage». 

Ultimo aggiornamento: 10 Maggio, 08:56 © RIPRODUZIONE RISERVATA