«Ci è sembrato doveroso scrivere al Capo della Polizia, Lamberto Giannini, poiché in alcune province sono arrivate forniture di Ffp2 di colore rosa. In questo momento in cui, l'uso dei suddetti dispositivi è diventato obbligatorio, in molte più occasioni rispetto alle disposizioni del precedente decreto legge, ci è sembrato non decoroso per la divisa ricevere degli apparati di protezione come quelli giunti in alcune province». Così Stefano Paoloni, segretario generale del Sap (il Sindacato Autonomo di Polizia), che ha inviato una lettera al capo della Polizia per portare all'attenzione «l'inusuale» fornitura di mascherine Ffp2 di colore rosa che sta avvenendo in «numerose Questure, tra le quali Pavia, Varese, Ferrara, Siracusa e Venezia».
Mascherina rosa, il Sap: problema di decoro
«Il problema - spiega in una nota - non nasce da un pregiudizio sul colore, ma dal fatto che l'uso dell'uniforme è regolamentato.
Colori non coerenti con la divisa
«Reputiamo dunque che colori che non siano coerenti con la divisa diano una parvenza di minore autorevolezza, sempre tenendo presente il particolare periodo storico e il pregiudizio che alcuni nutrono nei confronti delle Forze dell'Ordine», sottolinea il segretario generale del Sap. Che, come anche scritto nella lettera, dice: «non si conoscono le ragioni sottese all'acquisto di mascherine di un colore che dovrebbe apparire prima facie non consono alla nostra Amministrazione e suscita perplessità la scelta di approvare tale acquisto». Il Sap chiede così «un immediato intervento volto ad assicurare che i colleghi prestino servizio con mascherine di un colore diverso (bianche, azzurre, blu o nere) e comunque coerenti con l'uniforme della Polizia di Stato evitando dispositivi di altri colori o con eventuali decorazioni da ritenere assolutamente inopportuni soprattutto se acquistati e forniti dall'Amministrazione».