MESTRE - Incendio a Marghera Un'alta colonna di fumo si è levata dalle 10.45 visibile sino a 80 chilometri di distanza. Le fiamme si sono sviluppate alla 3V Sigma Spa, produttore di prodotti speciali chimici. Chiusa la viabilità nel raggio di un chilometro e mezzo. Ci sono due feriti gravi. Il cessato allarme, per quanto riguarda l'incendio, è stato segnalato alle 14 dalle sirene del polo industriale.
L'azienda è a fianco della Sapio, fra i maggiori produttore europei di attrezzature mediche e in particolare di bombole per ossigeno la cui richiesta in questi ultimi mesi di emergenza coronavirus si è drammaticamente impennata.
«L'incendio dell'azienda chimica ha interessato un'area di 10mila metri quadrati.
Ore 10.15 esplosione al Petrolchimico
Un'esplosione improvvisa, alle 10.15 di stamattina a Malcontenta, dalle prime notizie sarebbe scoppiato un serbatoio nella ditta di prodotti chimici, la 3V Sigma Spa, nell'impianto dell'acetone.⚠️ #Avviso #PortoMarghera ⚠️
La centrale operativa della Polizia locale informa che, in base al Piano per le industrie a rischio di incidente rilevante, "tutti i residenti nella Municipalità di Marghera devono restare in casa o in luogo chiuso e tenere chiuse porte e finestre" pic.twitter.com/vEs8D3rqbp— Comune di Venezia (@comunevenezia) May 15, 2020
Allarme chimico
E' scattata l'allerta per allarme chimico a Mestre. L'amministrazione comunale invita la gente a restare in casa e a tenere le finestre chiuse. Esattamente 24 ore prima che le sirene suonassero per l'esplosione nell'azienda di prodotti chimici 3v Sigma, i residenti su facebook avevano già denunciato: «Marghera puzza». In tanti hanno riportato la propria preoccupazione per un «odore pungente di cose chimiche» avvertito già la sera prima. «Un odore acre che ti prende la gola e brucia a volte anche naso e occhi» confermava un'altra. «Buttiamo le fabbriche e coltiviamo i campi» scriveva un altro.Le immagini dall'elicottero dei Vigili del fuoco
«Il gravissimo, impressionante incendio che da questa mattina infuria sulla 3V Sigma, azienda chimica di Porto Marghera, con fiamme alte ed estese e una nube nera che incombe sulla città e sulla laguna, riducendo in condizioni gravissime almeno due lavoratori per la cui sorte ora trepidiamo, è un disastro annunciato. Così, in una nota, lo scrittore e sociologo, Gianfranco Bettin, presidente della Municipalità di Marghera.
Solo pochi mesi fa, - prosegue - i lavoratori avevano scioperato per la sicurezza, denunciando tra l'altro l'insufficienza degli impianti anti-incendio. In tutti questi anni, poi, abbiamo sollevato, come Municipalità di Marghera, la questione della sicurezza anche nelle aziende che, a partire dal vecchio complesso del petrolchimico, si sono autonomizzate, con diversa fortuna. La mancanza di investimenti adeguati, sia sul ciclo produttivo che sulla sicurezza interna, dei lavoratori e degli impianti, rende la situazione pericolosa. Come drammaticamente questa mattina si è dimostrato«, sottolinea.
«Da Arpav, dagli enti di controllo, dalla Magistratura, dalle istituzioni, attendiamo tutte le informazioni necessarie su cosa sia accaduto, su cosa sia uscito nell'aria, di chi siano le responsabilità, ribadendo che bisogna cambiare modello di sviluppo, che a Porto Marghera serve una svolta epocale», sottolinea. «Bisogna cogliere l'opportunità di questa ripartenza, - conclude Luana Zanella, responsabile Europa Verde del Veneto, - per ripensare radicalmente il tipo di economia che vogliamo ricostruire e portare avanti. L'Europa, con le risorse stanziate per il Green Deal e per rispondere alla crisi di Covid-19, ci offre un'occasione unica che non possiamo permetterci di sprecare».
Rogo a Marghera, il video
Se la pioggia ha aiutato il lavoro incessante dei vigili del fuoco impegnati dalle 10,45 di questa mattina a spegnere l'incendio nell'industria chimica di Marghera, i residenti raccontano come la colonna di fumo nero sia ancora ben visibile a 80 chilometri di distanza. «Sta piovendo cenere», scrivono sui social, «una scena che nemmeno nella terra dei fuochi in un anno»