dalla nostra inviata
FIRENZE Ora che è accertato che il corpo di Kata non si trova nell'ex hotel Astor di Firenze, scandagliato dai carabinieri per due giorni di fila dal tetto alle fosse biologiche, le ricerche si allargano anche all'estero.
Kata scomparsa a Firenze, l'hotel del mistero: droni e fibra ottica ma di lei non c'è traccia
«Guarda caso Kata è sparita proprio di sabato. E la mamma, dalle 15,30 che ha scoperto che la piccola non c'era, ha aspettato fino alla sera per chiamare i carabinieri. Ci sarebbe stato tutto il tempo per i sequestratori di caricarla su un furgone e portarla via. Era così bella... le sue foto non rendono. La vedevo passare davanti alla mia vetrina insieme alla sua famiglia per andare alle Cascine». La domenica, infatti, nel vicino parco i peruviani si riuniscono per pic-nic e giochi: con 5.600 componenti, è una delle comunità straniere più popolose di Firenze.
TELECAMERE E OMERTÀ
Non essendoci traccia di Kata nemmeno nelle riprese delle telecamere di accesso all'ex hotel, l'ipotesi è che chi l'ha rapita possa essersi dato alla fuga dal retro, ossia da via Monteverdi. Trattandosi di un punto dove non ci sono impianti di videosorveglianza, gli investigatori hanno deciso di procedere per cerchi concentrici e acquisire le registrazioni di tutte le telecamere del quartiere di Novoli: l'obiettivo è scovare veicoli sospetti che possano essersi allontanati dall'Astor. La pista prevalente è che il sequestro sia una ritorsione maturata nell'ambito del racket degli affitti delle stanze. Dentro il palazzo occupato lo scorso 19 settembre si consumava uno scontro tra due o tre fazioni: peruviani, ecuadoregni e romeni. Alcune settimane prima della sparizione, Kathrine Alvarez, Kata e l'altro figlio avevano subito un'aggressione e si erano dovuti rifugiare all'interno della loro camera.
Il rapimento della piccola non può essere passato inosservato a chi abitava nell'ex albergo. Chi sa, però, non parla per paura di ritorsioni. I carabinieri hanno interrogato decine di occupanti, ottenendo però scarsa collaborazione. Anche il padre della bimba non è considerato attendibile. Nonostante i suoi legali lo neghino, lunedì Miguel Angel Romero Chicclo sembra aver detto al pm Christine Von Borries che Kata è stata sequestrata per uno scambio di persona, ossia al posto di un'altra sua coetanea. E questo perché «la nostra famiglia non ha nemici», ha precisato. Ieri intanto il generale in congedo Luciano Garofano, ex comandante del Ris di Parma e ora nominato consulente dei genitori della bimba, ha effettuato un sopralluogo all'Astor durato circa un'ora. «Ho esplorato tutte le vie di entrata e uscita. Visto lo sgombero che c'è stato e con le ricerche fatte dal Gis mi sembra abbastanza scontato che Kata sia stata sequestrata e portata via. Ma non chiedeteci cosa è successo, se è ancora viva, quale è stato lo scopo del suo rapimento. Sicuramente è stato premeditato».