Nel nostro Paese sono tante le arterie che vengono definite «strade della morte» per la loro pericolosità. Ma nel caso della statale 106 ionica, più che di una definizione si tratta di una constatazione. Non passa giorno, infatti, che lungo la strada che attraversa tre regioni, Calabria, Basilicata e Puglia, da Reggio fino a Taranto, non si verifichi un incidente mortale. Oggi, per esempio, ce n'é stato uno a Montauro, un centro a pochi chilometri da Catanzaro, in cui sono decedute quattro persone, di età compresa tra i 18 ed i 34 anni, ed un'altra è rimasta ferita.
Le vittime
Le vittime viaggiavano a bordo di una Panda che si é scontrata frontalmente, secondo i rilievi che sono stati effettuati, con una Fiat Idea sulla quale si trovava una sola persona che é quella ferita.
La statale ionica
La statale ionica é da anni è al centro delle attenzioni anche politiche proprio per la sua pericolosità, ma non è mai stata oggetto in realtà dei sempre più indispensabili interventi di messa in sicurezza. L'Anas ne ha già ammodernato più tratti, ma gli incidenti si verificano a ritmi ben più rapidi rispetto ai tempi ed alle programmazioni dell'azienda delle strade statali. Ed i morti così si contano a decine. Una macabra lista che i quattro deceduti di oggi contribuiscono ad allungare. Le vittime erano tutte di San Luca ed erano dirette, non si sa per quale motivo, a Catanzaro. Sono Antonella Romeo, di 18 anni; Teresa Giorgi, di 34; Elisa Pelli, di 24, e Domenico Romeo, di 27. Il ferito ha 52 anni e stava raggiungendo Soverato, dove risiede. Non sarebbe, secondo quanto si é appreso, in pericolo di vita.
Traffico in tilt
Sul posto vigili del fuoco, carabinieri e polizia stradale, insieme al personale del 118 e dell'Anas. Il tratto della statale in cui é avvenuto l'incidente é rimasto chiuso al traffico per alcune ore. «Il Governo è impegnato ad investire sempre di più nella sicurezza e manutenzione stradale nonché a far approvare, con celerità, il nuovo Codice della Strada. Rivolgo una preghiera alle quattro giovani vittime», ha scritto su X Tullio Ferrante (FI), sottosegretario al Mit, il ministero delle Infrastrutture e dei trasporti.