Giallo alle porte di Bologna: resti umani e feti conservati all'interno di decine di fusti, etichettati con il simbolo dei rifiuti biologici speciali e abbandonati in un capannone della zona industriale di Granarolo, nel Bolognese.
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Gli investigatori, coordinati dalla Procura, hanno subito avviato le indagini nel massimo riserbo. L'area, dopo il sopralluogo dei vigili del fuoco del Nucleo Nbcr, è stata messa sotto sequestro, così come i fusti. È intervenuta anche la Scientifica. I resti sono immersi in un liquido che potrebbe essere formaldeide oppure un'altra sostanza per la conservazione medica dei corpi. Il sospetto è che si tratti di uno smaltimento illegale da parte di qualche ospedale o clinica. Gli investigatori, a quanto si apprende, hanno già iniziato a sentire i primi testimoni per ricostruire la vicenda e capire la provenienza dei barili.