Una scoperta inquietante in uno dei parchi più belli di Roma. A Villa Pamphilj, ieri mattina, un una signora ed un amico che portavano un cagnolino, hanno scoperto ossa umane che potrebbero anche essere recenti e quindi aprire chissà quale scenario da brividi: un giallo in piena regola.
La segnalazione è stata subito girata alla polizia che è accorsa sul posto. Si tratta di un prato che ha l’accesso da via di San Pancrazio poco distante la biblioteca Villino Corsini all’interno di Villa Pamphilj. I poliziotti hanno visto le ossa che spuntavano da un terreno ed anche loro hanno avuto l’impressione che si poteva trattare di ossa umane. Per questo è stato richiesta la presenza del medico legale. E’ passata circa un’ora dalla scoperta, prima che arrivasse il medico. L’esperto ha visto le ossa ma non ha voluto sbilanciarsi. Porterà i reperti nell’istituto di Medicina Legale dove li studierà e capirà a che periodo risalgono. Ma gli agenti hanno preso in considerazione l’eventualità che si possa trattare di resti recenti. Se si fosse trattato di ossa storiche il medico legale, molto probabilmente, se ne sarebbe accorto subito. Il fatto, invece, che non si sia sbilanciato apre anche scenari più inquietanti: che si tratti, ad esempio, di un omicidio recente.
L’INDAGINE
Qualcuno potrebbe avere ucciso per poi nascondere il cadavere nell’erba di Villa Pamphilj. Le ossa tramite un preciso procedimento saranno trattate in modo tale che si saprà con certezza a che periodo risalgano. Ma chi potrebbe essere stato ucciso? Si pensa ad una lite fra barboni che ha avuto il suo epilogo in un omicidio. Del resto la villa è frequentata da senza fissa dimora che ci passano la notte. Ecco, quindi, che come scenario quello di un omicidio fra diseredati, potrebbe essere possibile. L’uomo e la donna, con il cagnolino, che hanno fatto scoprire le ossa prima di “scomodare” le forze dell’ordine, hanno fatto una propria indagine contattando un’amica anatomopatologa del San Camillo.
Il medico gli ha detto che effettivamente si trattava di reperti umani. Allora, una volta avuta questa risposta, i due hanno chiamato la polizia. Nina Quarenghi, che ha scritto diversi libri storici su Monteverde, ha ipotizzato che si tratti di ossa dei caduti nelle battaglie della Repubblica Romana, in particolare di quella del 3 giugno 1849». È solo un’ipotesi. Ma quello che «è certo è che la battaglia sia avvenuta in quella parte di Villa Pamphilj», spiega la studiosa Nina Quarenghi, «per la conquista di Villa Corsini, che al termine di quella giornata, 3 giugno 1849, venne infatti distrutta dai cannoneggiamenti».