Turismo, la coordinatrice del G20s Roberta Nesto: «Servono strumenti adeguati per essere più competitivi»

Venerdì 11 Marzo 2022 di Francesco Bisozzi
I sindaci all'iniziativa G20s a Roma

«Il mio Comune conta nella stagione invernale 13mila abitanti circa, ma in estate per effetto dell’arrivo dei turisti arriviamo ad accogliere fino a 150mila persone. Abbiamo bisogno di strumenti e risorse adeguati per fronteggiare i picchi delle presenze senza che venga compromessa la qualità dei servizi pubblici». Va dritta al punto la sindaca di Cavallino-Treporti, Roberta Nesto. Dopo essersi confrontata con un gruppo di esponenti politici che di fatto rappresentano l’arco parlamentare (Giorgia Andreuzza della Lega, Marco Di Maio di Italia Viva, Cesare Fumagalli del Pd e Riccardo Zucconi di Fratelli d’Italia), la sindaca del Comune veneto ha incontrato a Montecitorio la presidente della Commissione Attività produttive della Camera, Martina Nardi, per parlare dello status giuridico ad hoc da assegnare alle grandi città balneari. «Il Covid e la guerra minacciano i flussi turistici, anche per questo è fondamentale in questa fase proteggere le città balneari».

Roberta Nesto

Nesto, come è andato l’incontro con la presidente Nardi?

«Ha ascoltato con attenzione le nostre motivazioni e si è detta disponibile ad avviare il percorso parlamentare attraverso cui assegnare alle città balneari uno speciale status giuridico».

Perché lo chiedete?

«Faccio una premessa: il G20s è un’alleanza nata per fare arrivare le nostre richieste a Roma.

La svolta passa attraverso il dialogo diretto con Regioni e Stato. Con questo obiettivo noi sindaci qualche anno fa abbiamo iniziato a confrontarci sul tema della sicurezza per residenti e ospiti, vista l’esplosione abnorme di presenze che avviene ogni estate a fronte di servizi in partenza tarati per i soli residenti. Chiunque comprende che il nostro compito diventa perciò molto difficile».

Quindi?

«Quindi, solo delle norme su misura possono aiutarci a gestire questa situazione straordinaria. Ne va della sopravvivenza delle nostre comunità».

Non solo sicurezza. Sanità, trasporti, gestione dei rifiuti: i picchi del turismo impattano su più fronti nelle vostre città. Come se ne esce?

«Per esempio intervenendo sulla fiscalità. Oggi l’utilizzo dei ricavi provenienti dall’imposta di soggiorno è soggetto a numerosi vincoli che andrebbero rivisti. Con queste risorse possiamo finanziare al momento solo progetti turistici. Ma i soldi dell’imposta di soggiorno dovrebbero poter essere spesi anche per migliorare l’illuminazione delle strade e implementare i trasporti nel periodo estivo. Ciò consentirebbe inoltre di praticare politiche ricettive più competitive. L’Italia era il primo paese per offerta turistiche, in pochi anni siamo scesi al sesto posto. Non vogliamo tornare tra i primi?».

Capitolo Bolkestein. Pronti a mettere a gara le concessioni balneari come chiede la Ue?

«I tempi sono stretti. Chiediamo di prendere parte al tavolo del governo sulle concessioni demaniali. Noi puntiamo a una soluzione equilibrata che salvaguardi le aziende di un settore, il più strategico, per la nostra economia». 

Ultimo aggiornamento: 11:34 © RIPRODUZIONE RISERVATA