«Una recente decisione del Tribunale di Sorveglianza di Milano è stata e continua a essere oggetto di attenzione mediatica dai toni a tratti violenti e personalistici».
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Decisione che è stata duramente contestata sia dall'ex agente fotografico, che si è ferito ed è anche finito in ospedale in psichiatria per oltre 10 giorni, sia dalla sua difesa e in particolare dall'avvocato Ivano Chiesa. «Pur nella consapevolezza che le decisioni giudiziarie sono oggetto di legittima critica - scrive Di Rosa - questa non deve negare il dovuto rispetto alle persone e alla funzione giudiziaria che esercitano, tenuto conto dell'esistenza anche di appositi mezzi di impugnazione quali sedi proprie per la discussione del merito delle decisioni».