«Papà, mamma ti tradisce». Botte e forbiciate ai figli che avevano fatto la spia

Tragedia sfiorata a Napoli. La donna ha aggredito il marito e due bambini. Le minacce e le percosse andavano avanti da tempo. «Se parlate vi uccido»

Mercoledì 14 Febbraio 2024 di Marco Di Caterino
«Papà, mamma ti tradisce». Botte e forbiciate ai figli che avevano fatto la spia

Tradiva da tempo il marito, ignaro della doppia vita della moglie.

E per evitare che il coniuge lo venisse a sapere proprio dai due figli della coppia, due bambini di nove e sei anni, che più che intuire avevano la piena contezza di tradimenti, questa mamma che definire sui generis è fin troppo poco, non esitava a riempirli di botte, minacciando di ucciderli se avessero fiatato. Fino all'escalation di ieri pomeriggio, quando i due ragazzini hanno scoperto l'ennesimo tradimento. A quel punto, nonostante il clima di terrore che vivevano dentro casa, sono comunque riusciti a tirare fuori un coraggio fuori dal comune ed hanno raccontato al padre di essere stati lasciati da soli, perché «mamma è andata con un altro uomo». La reazione della donna, 28 anni, casalinga, incensurata, è stata di una violenza inimmaginabile. Ha dapprima pestato a sangue i due ragazzini, per farli ritrattare. Inutilmente. E allora da mamma violenta la donna si è trasformata in furia omicida.

 

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La fuga

Così, dopo aver impugnato un paio di grosse forbici, gridando come un'ossessa minacce di morte e altri sfracelli, si è avventata prima contro il marito e poi anche contro i suoi due figli mulinando fendenti che hanno sfiorato di pochi millimetri i bambini e l'uomo, che sono riusciti a scappare via dalla loro abitazione, inseguiti da questa furia umana per il condominio, fino a quando i tre, terrorizzati e in preda a una devastante crisi nervosa, non hanno trovato riparo nell'abitazione di uno dei vicini della coppia, da dove hanno chiesto aiuto ai carabinieri.
E i militari della compagnia di Giugliano, diretta da capitano Matteo Alborghetti, sono intervenuti in tempo rapidi nel condominio di Sant'Antimo, 30 mila anima ad una manciata di minuti da Napoli, dove hanno rintracciato e arrestato questa "malamamma", che ancora imprecava contro i due figli, lanciando commenti irriferibili contro il marito. Per niente pentita. Con le mani ancora a impugnare le forbici, sequestrate sul posto dai carabinieri, e con ancora a sbraitare proposti di vendetta, per "l'infamità" (cioè la "spiata") subita e dall'essere stata "marchiata" come fedifraga dai propri figli.
La donna, sposata da una decina di anni, è stata arrestata in flagranza di reato, e su disposizione del pubblico ministero di turno della procura di Napoli Nord, che al momento ha contestato alla 28enne il reato di maltrattamenti in famiglia, è stata portata nell'istituto di reclusione femminile di Pozzuoli, in attesa dell'udienza di convalida.
I militari hanno naturalmente anche allertato i servizi sociali del comune di Sant'Antimo, che da tempo seguivano questa famiglia in chiara difficoltà per i continui litigi tra marito e moglie, e il ricorso alle cure mediche ospedaliere per i due bambini, curati per ecchimosi e lividi sospetti.

 

Le indagini

Nel corso delle indagini che sono scaturite dall'arresto della donna, i militari dell'Arma hanno potuto accertare che nel recente passato la mamma avesse più volte picchiato brutalmente i due figli, sempre per lo stesso motivo: evitare che rivelassero al loro papà i continui tradimenti, che costavano loro ore di solitudine, chiusi in casa, terrorizzati, e costretti dalla paura di essere picchiati a mostrarsi come se nulla fosse accaduto e che tutto «andava bene». Mai una carezza dalla mamma, mai un sorriso, mai un giorno di normalità. Bisognava fingere, per evitare i lividi. E i due fratelli avevano imparato, a loro spese: stavano zitti e tutto andava (si fa per dire) bene. In questa casa per i due bambini, le vittime di questa vicenda, non c'era mai il sole, coperto anche nelle giornate più luminose da una indicibile angoscia. Qualche vicino, vinta dopo l'arresto la proverbiale omertà, sbotta: «Ma se i servizi sociali conoscevano che qualcosa non andava, perché non sono intervenuti subito. Quei due poveri "piccirilli" sono stati "guastati", spero non per sempre. Per questo quella la meriterebbe la pena di non poter far mai più da mamma. Un ergastolo da scontare senza figli». Una storiaccia. Sconvolgente. Di quelle che lasciano il segno. Da annichilire gli animi.
 

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