Roma, tenta di far esplodere il palazzo: i vicini evitano una strage. Il folle piano dell'inquilino appena uscito dal carcere

L'uomo aveva disegnato delle croci dietro le porte dei vicini, come fossero delle bare

Sabato 10 Giugno 2023
Roma, tenta di far esplodere il palazzo: i vicini evitano una strage. Il folle piano dell'inquilino appena uscito dal carcere

Poteva essere una strage. Due giorni fa un'intera palazzina a Ostia ha rischiato di esplodere e tutti i suoi inquilini hanno rischiato di morire.

Un uomo, dopo aver disegnato delle croci dietro la sua porta d'ingresso e dietro quelle degli altri appartamenti sopra il civico 23 di via Domenico Baffigo, ha aperto la bombola del gas che teneva in cucina. I vicini di casa hanno sentito l'odore e, ricordandosi che in precedenza il 50enne aveva già minacciato di far saltare in aria l'edificio di 5 piani, si sono subito allarmati e hanno chiamato il 112. Sono intervenuti gli agenti del commissariato di Ostia e i vigili del fuoco, che, dopo aver fatto evacuare il palazzo, sono entrati nell'abitazione dell'uomo e lo hanno trovato disteso sul letto, svenuto. Portato in codice rosso all'ospedale Grassi, è ora fuori pericolo di vita. La Procura di Roma lo ha indagato per plurimo tentato omicidio. Il pm di turno, Laura Condemi, ha chiesto al giudice delle indagini preliminari la convalida del fermo di Adriano Sgaramella e la sua custodia cautelare in carcere.

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LA RICOSTRUZIONE

L'uomo era appena uscito di galera, dove aveva scontato una condanna per maltrattamenti in famiglia. Aveva cercato di tornare dalla moglie, che però lo aveva respinto proprio per i suoi pregressi comportamenti violenti. Per questo si era rifugiato in una specie di bugigattolo: un box al pian terreno di via Domenico Baffigo 23, a pochi passi dall'idroscalo di Ostia. Avvezzo all'abuso di alcol, aveva minacciato i vicini di far esplodere il palazzo. Per questo quando giovedì hanno sentito l'odore del gas, hanno subito intuito quali fossero le intenzioni di Sgaramella e hanno chiamato il numero unico per le emergenze. Ma, non avendo sufficienti elementi per pensare a un episodio doloso, hanno parlato di un tentativo di suicidio. I carabinieri della stazione di Vitinia, intervenuti sul posto insieme ai vigili del fuoco, lo hanno trovato disteso privo di sensi sul suo letto. Le finestre e la porta erano aperte, oltre alla bombola del gas. Quando si è risvegliato era in evidente stato di ebrezza. È stato portato dal 118 in codice rosso all'ospedale Grassi, per essere sottoposto a un trattamento sanitario obbligatorio.
Quando i vicini di casa del 50enne si sono accorti che dietro le porte delle loro abitazioni erano disegnate delle croci, come fossero delle bare, hanno capito qual era il folle progetto di Adriano Sgaramella e si sono recati al commissariato di polizia di Ostia per presentare una denuncia contro di lui e gli agenti hanno effettuato il fermo. Il pm ha quindi chiesto al gip la convalida e la misura cautelare della detenzione in carcere per il reato di tentato plurimo omicidio volontario.

IL PRECEDENTE

Appena cinque giorni prima, ossia il 2 giugno, un edificio in corso di ristrutturazione in via Edoardo d'Onofrio, a Colli Aniene, è andato a fuoco ed è morto asfissiato dal fumo Antonio D'Amato, un 80enne che, nel tentativo di fuggire sul terrazzo, ha trovato la porta sbarrata da un'impalcatura. In questo caso, secondo quanto ricostruito finora dagli inquirenti, non sembra si tratti di un incendio doloso. Al vaglio della Procura di Roma c'è un video captato dalle telecamere di sorveglianza della durata di 40 ore: gli investigatori lo stanno visionando per capire se qualcuno si sia intrufolato nell'edificio per innescare il rogo. Al momento l'ipotesi più probabile è che la causa sia stata accidentale e che il materiale del cantiere accatastato al piano terra, da dove sono partite le fiamme, abbia contribuito ad alimentare e accelerare l'incendio. Per questo i vigili del fuoco stanno ultimando le prove tecniche per stabilire se il materiale edili fosse davvero certificato e ignifugo. Lunedì ci sarà l'autopsia sul corpo dell'80enne e, in quell'occasione, potrebbero arrivare i primi avvisi di garanzia agli indagati.

Ultimo aggiornamento: 20:06 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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