SANT'ANTIMO

Giulia Tramontano, i funerali a Sant'Antimo. Il feretro esce dalla chiesa, lacrime e palloncini bianchi in volo. Lo striscione: «L'amore protegge e non uccide»

Domenica 11 Giugno 2023

Ai funerali di Giulia un saluto a Thiago, il bimbo mai nato

La cerimonia in chiesa, a Sant'Antimo, per dare l'ultimo saluto a Giulia, la giovane donna uccisa a Senago dal suo compagno, è durata poco più di 45 minuti.

Una funzione svolta in forma privata per espressa volontà dei familiari. C'è stata tanta commozione - come è stato poi raccontato dal parroco don Salvatore Coviello, che in questi giorni è stato vicinissimo alla famiglia - quando Claudia, la sorella di Giulia, ha letto una lettera di addio. Per salutare Giulia ma anche per salutare Thiago, il figlio mai nato. Doveva venire alla luce tra un paio di mesi. La nascita di quel bambino era attesa con trepidazione da tutti i familiari di Giulia, che per Thiago sarebbero voluti essere dei nonni e degli zii premurosi. Nella chiesa della parrocchia di Santa Lucia oltre al gonfalone della Regione Campania sono stati esposti anche quelli del Comune di Sant'Antimo e del Comune di Senago, rappresentato dal sindaco Magda Beretta. Due comunità vicine nel dolore e che oggi in occasione dei funerali hanno proclamato il lutto cittadino.

Il feretro di Giulia portato fin sotto l'abitazione

Prima di raggiungere il cimitero di San'Antimo il feretro di Giulia Tramontano, uccisa dal suo compagno a Senago, in Lombardia, è stato portato in corteo fin sotto l'abitazione dove la giovane donna, in attesa di un bimbo, viveva prima del trasferimento al Nord per lavoro. Davanti al palazzo dove risiede la famiglia Tramontano si sono ritrovate tantissime persone; alcune hanno allestito un piccolo altarino su una panchina deponendo una fascia di fiori e dei ceri. La mamma di Giulia con un filo di voce ha detto 'graziè e poi per Giulia è scattato un lunghissimo applauso, anche da parte delle tante persone che erano affacciate ai balconi.

Palloncini bianchi in volo all'uscita della bara

Un lungo e commosso applauso e il volo di centinaia di palloncini bianchi. Così è stata accolta l'uscita della bara di Giulia Tramontano dalla chiesa nella quale oggi pomeriggio sono stati celebrati i funerali, a Sant'Antimo in provincia di Napoli. Per volontà della famiglia, i funerali sono stati celebrati in forma strettamente privata nella parrocchia di Santa Lucia. La cerimonia è stata presieduta dal vescovo di Aversa, monsignor Angelo Spinillo, e dal parroco don Salvatore Coviello. Sui manifesti funebri è stato aggiunto anche il nome di Thiago, il bimbo che la ragazza portava in grembo, al settimo mese di gravidanza quando è stata uccisa a Senago, in provincia di Milano, dal fidanzato Alessandro Impagnatiello. Ai lati dell'ingresso della chiesa sono stati posti i gonfaloni dei Comuni di Sant'Antimo e di Senago

A Senago si prega davanti al murales per Giulia e Thiago

Non c'era nessun appuntamento, né alcuna comunicazione ufficiale, ma a Senago, nella stessa ora in cui a Sant'Antimo si celebra il suo funerale, gli abitanti hanno cominciato a riunirsi nel punto dove il corpo senza vita di Giulia Tramontano era stato abbandonato. In via Monte Rosa, davanti al murales che è stato realizzato a tempo record e ritrae la giovane donna incinta con un bimbo tra le braccia, sono state recitate preghiere silenziose e molti hanno lasciato mazzi di fiori, biglietti e ricordi. A Senago oggi è di nuovo lutto cittadino, dopo i due che erano stati proclamati il giorno del ritrovamento è quello successivo. Bandiere a mezzàasta manifesti funebri come a Sant'Antimo, sono stati sospesi tutti gli eventi in programma, compreso il Palio dei quartieri. In paese si moltiplicano gli appelli perché a Giulia e a Thiago, il bimbo che aspettava, sia dedicato un giardino o un parco giochi.

Centinaia di persone all'esterno della chiesa

Alcune centinaia di persone sono presenti davanti alla chiesa di Santa Lucia a Sant'Antimo in attesa dell'uscita del feretro per dare l'ultimo saluto a Giulia, la 29enne uccisa dal fidanzato a Senago. I cittadini sono assiepati a ridosso della parrocchia perché la famiglia ha chiesto una cerimonia strettamente privata. Alcune donne indossano magliette bianche con la scritta Giulia e Thiago, il nome del bimbo che la giovane aveva in grembo. In chiesa è stato esposto il gonfalone della Regione Campania.

Oggi i funerali di Giulia Tramontano e Thiago a Sant'Antimo, provincia di Napoli. «L'ultimo saluto intimo e straziante» avverrà nel paese dove la 29enne incinta di 7 mesi era nata e dove vivono i genitori.

Momenti di dolore dopo «giorni atroci», ha spiegato la sorella Chiara, che la famiglia vuole vivere coi «parenti ed amici più stretti».

Mentre le indagini che hanno portato in carcere Alessandro Impagnatiello ora si concentrano sulle fasi precedenti e successive al delitto, ossia la pianificazione dell'omicidio e l'occultamento del corpo. L'inchiesta, in mano ai carabinieri del Nucleo investigativo di Milano e della Compagnia di Rho, all'aggiunto Letizia Mannella e al pm Alessia Menegazzo, vuole ricostruire questi due fronti, «il prima e il dopo», per nulla chiariti nella confessione del fidanzato 30enne, che ha messo in fila, così come nella vita parallela che portava avanti con un'altra donna, una serie di bugie. Ha detto di averla uccisa «senza un motivo» e «senza rabbia», ma l'autopsia ieri ha svelato che si è accanito su di lei con almeno 37 coltellate, di cui la prima letale alla carotide, sgozzandola e impedendole di urlare.

 

Ha messo a verbale di aver buttato il telefono di lei «in un tombino», ma non è stato trovato. Quelle ustioni, poi, così estese sul corpo e che hanno reso impossibile per i medici datare la morte, sono un ulteriore elemento che gli inquirenti prendono in considerazione per provare che il barman ha premeditato il femminicidio. Lui che avrebbe cercato in ogni modo di «alterare la scena del crimine», inscenando una fuga della giovane dalla loro casa di Senago, nel Milanese, seguita da un possibile suicidio.

Tanto che aveva raccontato, tra le tante fandonie, nei giorni precedenti al delitto, anche alla 23enne con cui aveva una relazione, che Giulia aveva problemi mentali e voleva farla finita. Aver reso impossibile la datazione della morte, tentando di dare fuoco al corpo per due volte, è un'altra circostanza che Impagnatiello potrebbe aver preparato. Premeditazione che resta nodo centrale delle indagini, dopo che sono venute a galla ricerche on line da parte del 30enne, come quella sul veleno per topi, poi trovato nel suo zaino, o le due digitazioni sospette del 26 maggio, giorno prima dell'assassinio: «disconnettere dispositivi whatsapp web» e «whatsapp web come uscire».

Analizzando, ora per ora, decine di telecamere, tra Senago e Milano, gli investigatori vogliono tracciare gli spostamenti del 30enne nei giorni che hanno preceduto quel sabato sera in cui Giulia è rientrata a casa dopo l'incontro con l'altra donna, con cui si era creata «solidarietà». Lavorando sulle copie forensi dei dispositivi si scandaglieranno ancora le sue ricerche sul web, contatti e dialoghi significativi.

Resta da accertare, sempre frame dopo frame, cosa abbia fatto il giovane dopo aver ucciso la fidanzata: se davvero abbia tenuto il corpo nascosto tra cantina, box e bagagliaio dell'auto per tre giorni, prima di gettarlo in via Monte Rosa in un'intercapedine vicino a dei box. Indagini che si incroceranno con quelle su eventuali complici che potrebbero aver aiutato il 30enne quando si è trattato di nascondere il cadavere o ripulire tutto. A conclusione di questa fase dell'inchiesta, gli inquirenti potrebbero sentire nuovamente la 23enne italo-inglese. Anche lei, secondo i pm, ha rischiato di essere ammazzata: la notte dell'omicidio, spaventata per la sorte di Giulia, riuscì a non far salire in casa Impagnatiello. Intanto il sindaco Massimo Buonanno ha voluto ricordare che quella di domani a Sant'Antimo, dove è stato proclamato il lutto cittadino così come a Senago, sarà «una cerimonia strettamente privata». 

Ultimo aggiornamento: 12 Giugno, 09:23 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci