Commerciante va a casa dell’ex col machete: «Adesso ti taglio la testa». Rabbia esplosa alla vista del nuovo compagno di lei

Tivoli, l’uomo doveva prendere il figlio piccolo che aveva in affidamento congiunto

Mercoledì 13 Dicembre 2023 di Elena Ceravolo
Commerciante va a casa dell’ex col machete: «Adesso ti taglio la testa». Rabbia esplosa alla vista del nuovo compagno di lei

Era andato a prendere il bimbo dall’ex e, alla vista del nuovo compagno, non aveva esitato ad afferrare dall’auto un machete per minacciarlo: «Ti taglio la testa».

Glielo aveva agitato davanti con un avvertimento: «Stai attento. Guardati le spalle». Così come a presentarsi all’uscita da scuola per terrorizzare la donna: «Spero che tu muoia il prima possibile», insieme ad una lunga lista di pesanti insulti. Per l’uomo, un commerciante trentanovenne di Tivoli, però non è stato sufficiente il divieto di avvicinamento a non meno di trecento metri da lei, dalla famiglia e dal fidanzato, monitorato dal braccialetto elettronico. Ieri gli agenti del commissariato, diretto da Paola Pentassuglia, hanno fatto scattare gli arresti domiciliari eseguendo l’ordinanza richiesta dalla procura ed emessa del gip che ha così aggravato al precedente misura cautelare. 

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LE VIOLAZIONI

L’accusa: atti persecutori, violazione degli obblighi di assistenza familiare e lesioni ai danni dell’ex. Un ulteriore rafforzamento del cordone di sicurezza intorno alla vittima arrivato dopo le indagini dei poliziotti del pool antiviolenza, coordinati dal sostituto commissario Davide Sinibaldi, che hanno accertato come l’uomo costantemente si sottraesse sia ai divieti che ai controlli. 

Non solo non aveva mai dato indicazioni su dove abitasse rendendosi irrintracciabile all’attivazione dell’allarme del dispositivo, ma era stato sorpreso (grazie al monitoraggio) davanti all’impianto sportivo frequentato dal figlio minore, a breve distanza dalla ex compagna che continuava a perseguitare perché non accettava che avesse iniziato una nuova relazione. E ancora è capitato che si sia allontanato senza portare con sé la “centralina” dell’apparecchio di controllo: «L’ho dimenticata in casa di un amico», avrebbe provato a giustificarsi. 
Diversi elementi ed episodi tali da rendere evidente agli occhi degli inquirenti un quadro di alto rischio per la donna e per chi le sta vicino. D’altro canto il pericolo che il trentanovenne potesse continuare a perseguita e minacciare la vittima era già stato valutato nel primo provvedimento: «L’indagato, verosimilmente per la mancata accettazione della nuova relazione dell’ex moglie, ha avuto più volte comportamenti violenti, molesti, minacciosi e vessatori, diretti anche nei confronti del nuovo compagno, commessi in parte alla presenza del figlio minore, che hanno avuto l’effetto di mortificante umiliazione per la donna». Conclusione: «In mancanza di un intervento dell’autorità giudiziaria, siffatte condotte potrebbero durare all’infinito, vista la pervicacia dell’indagato». 

ALTRI EPISODI

L’arresto è stato eseguito a San Polo dei Cavalieri. E sempre ieri, a Roma, sono stati due a distanza di poche ore gli arresti per maltrattamenti in famiglia. I militari del nucleo radiomobile in serata sono intervenuti in un’abitazione in via Andrea Verga, quartiere Primavalle, in soccorso di una quarantasettenne che poco prima aveva lanciato l’Sos alle forze dell’ordine denunciando di essere stata minacciata e aggredita con schiaffi e colpi al volto dal compagno davanti alla loro figlia di nove anni. La vittima, medicata sul posto dai sanitari del 118, ha raccontato inoltre che non era la prima volta. 

Per l’uomo, romano di 53 anni, sono scattate le manette ed è subito finito nelle camere di sicurezza della caserma. Poco dopo i carabinieri sono corsi a Tomba di Nerone, in via di Grottarossa a seguito della denuncia di aggressione di una cittadina romena di 42 anni subita dal compagno, un connazionale di 34 anni: «Mi ha picchiata a calci e pugni», dopo una lite per motivi banali. La donna è stata soccorsa e trasportata all’ospedale Sant’Andrea dove è stata curata e poi trattenuta in osservazione. Lui è stato trasferito portato a Regina Coeli. Gli arresti sono stati convalidati, il primo è i domiciliari, mentre l’altro è rimasto in carcere. 

Ultimo aggiornamento: 14 Dicembre, 09:20 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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