Alessia Fabiani, l'ex Fabrizio Cherubini assolto per maltrattamenti: «Non mi hanno creduto perché sono un ex letterina. Avevo le foto e i referti»

Mercoledì 28 Febbraio 2024
Alessia Fabiani, l'ex Fabrizio Cherubini assolto per maltrattamenti: «Non mi hanno creduto perché sono un ex letterina. Avevo le foto e i referti»

Alessia Fabiani, 47 anni, ex Letterina ed attrice, aveva denunciato l’ex compagno Fabrizio Cherubini per lesioni e maltrattamenti.  Ma l’imprenditore è stato assolto in primo grado.

E lei indagata per falsa testimonianza. La showgirl si sfoga al Corriere della Sera: «Dovevo presentarmi in aula con i punti di sutura, per essere presa sul serio? Quando ho saputo che il mio ex non è stato condannato, per me è stata una doccia gelata, non me lo aspettavo, è andato tutto al contrario. C’erano le foto, i certificati, i referti, la prognosi di 20 giorni, non è bastato. Non si vedevano i lividi nel filmato? E certo, c’era un evento, mi hanno truccata. Mi sento beffata, sono disperata, io ho detto solo la verità». 

Il pregiudizio

Alessia dice che farà appello, «se necessario andrò fino in Cassazione. Penso che contro di me ci sia stato un pregiudizio perché sono una donna di spettacolo. Per una soubrette la compassione non vale? L’imputato era lui, ora sono diventata io». A un certo punto però lei ha ritirato la querela. Ero una donna maltrattata, perché ho avuto paura, perché non volevo distruggere la famiglia. Perché io di Fabrizio sono stata molto innamorata, è stata una storia bellissima, almeno all’inizio, prima che lui diventasse aggressivo. E sono nati Kim e Keira, i miei gemelli, che oggi hanno 11 anni, la cosa più preziosa per me. Ho sacrificato tutto per loro, anche il lavoro».

I maltrattamenti

Nelle sua denuncia racconta «che il suo compagno le puntò una forchetta alla gola, che le tirò i capelli con forza trascinandola per la stanza, che le sputò in faccia con il catarro, che la perseguitava di messaggi: “Dove sei? Con chi sei?”». Mi insultava. Parole irripetibili. Diceva: “Tu non sei niente, non sei nessuno”. Mi ha disprezzato anche come madre. Avrei potuto andare in tv a raccontare la mia versione, a distruggerlo, ma non l’ho fatto per proteggere i miei figli, che meritano una mamma migliore possibile. Per questo ho anche rinunciato a molte offerte di lavoro, a programmi in tv, a reality. Non me la sono sentita di lasciarli soli. Ormai da otto anni lavoro soltanto in teatro, adesso quell’uomo ha sporcato la mia immagine, ha distrutto anche quello che avevo costruito con tanta fatica».

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