Vico Equense, turisti romagnoli cacciati dalla spiaggia: «Qui è vietato passeggiare»

La coppia di romagnoli bloccata da un sorvegliante di un'area in concessione

Martedì 15 Agosto 2023 di Ilenia De Rosa
Vico Equense, turisti romagnoli cacciati dalla spiaggia: «Qui è vietato passeggiare»

Salutano la loro Emilia Romagna per trascorrere qualche giorno nella rinomata costiera sorrentina. Scelgono Vico Equense per passare la prima serata di vacanza: fanno due passi in centro e chiedono a qualche residente dove sia la spiaggia più vicina per fare quattro passi in riva al mare e osservare le stelle cadenti. Viene loro spiegato il percorso per raggiungere a piedi la Marina di Vico. Maurizio e Valentina si incamminano lungo via Cristoforo Colombo: in dieci minuti raggiungono il borgo marinaro.

Zona tranquilla, spiaggia sabbiosa racchiusa in una conca sovrastata dall’antico Castello Giusso, costone ricco di vegetazione che fa da cornice. 

Serata in spiaggia a Saint-Tropez con spesa minima di 1.500 euro a persona. Gli eccessi (oltre la mancia)

Vico Equense, turisti cacciati dalla spiaggia

Tutto perfetto, fino a quando qualcuno non vieta ai due romagnoli di camminare sulla battigia. I due avevano, infatti, deciso di togliersi le scarpe e passeggiare in riva al mare, come avviene in qualsiasi località vacanziera. Ma a Vico Equense non è così. Maurizio e Valentina vengono cacciati dalla spiaggia. Ad avvicinarsi a loro, il sorvegliante di una delle aree libere attrezzate date in concessione. Con modi poco garbati ordina ai due giovani di abbandonare la spiaggia. Nessuna passeggiata sulla battigia, dunque, né un po’ di relax per osservare le stelle. I due provano a guardare oltre la spiaggia per cercare qualche scoglio libero dove potersi fermare, ma il cartello di pericolo caduta massi vieta la sosta e il passaggio. Niente da fare per i due turisti che, dunque, non possono fare altro che abbandonare il borgo marinaro. «In Romagna mai nessuno si è mai sognato di vietarci di passeggiare in riva al mare, nemmeno nelle zone dinanzi agli stabilimenti che, oltretutto, garantiscono sempre l’accesso alla spiaggia a tutti gli utenti» raccontano Maurizio e Valentina.
È questo solo l’ultimo di innumerevoli episodi in cui a Marina di Vico libertà e diritti vengono calpestati.

«Purtroppo succede in tutti gli stabilimenti in concessione della penisola e di Italia che ci sia qualcuno che abusa - spiega il sindaco Peppe Aiello –. In questo caso è stato così: nessuno avrebbe dovuto impedire ai due ragazzi di passeggiare sulla battigia. Hanno sbagliato e prenderemo provvedimenti». Ma il problema non è solo quello. Se fosse esistita una porzione di spiaggia libera i due turisti avrebbero potuto passeggiare e sostare lì. Ma a Marina di Vico non c’è nemmeno un centimetro di arenile totalmente libero. Problematica che crea disagi non solo di sera, bensì soprattutto di giorno. «Tantissimi clienti dopo essere stati a Marina di Vico tornano in albergo delusi ed arrabbiati – spiega Leo Vanni, titolare dello storico Hotel Aequa sito nel centro di Vico Equense –. Ciò avviene perché, soprattutto gli stranieri, sono abituati ad andare al mare presso spiagge libere. E giù alla marina non trovano nulla. Alcuni, negli anni, hanno addirittura messo in evidenza questo aspetto negativo nelle recensioni all’albergo, con un conseguente danno per la mia attività». 

In costiera sorrentina la situazione più problematica è proprio quella della Marina di Vico. «È inconcepibile che in quel luogo non esista una fetta di spiaggia totalmente libera – afferma Laura Cuomo, presidente de La grande onda –. È l’unico posto della penisola dove una persona non trova nemmeno un angolo dove stendere il telo senza dover pagare. Oltretutto reputo gravissimo ciò che è accaduto ai due turisti: passeggiare sulla battigia è un diritto di tutti i cittadini. Se qualcuno lo vieta va assolutamente denunciato alle autorità competenti».
 

Ultimo aggiornamento: 21:27 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci