Ferragni-Fedez, non solo il pandoro Balocco: tutte le multe per iniziative "poco chiare": dalla raccolta fondi su Gofundme al caso "Instagram" a Sanremo

Martedì 19 Dicembre 2023 di Marta Giusti
Ferragni-Fedez, non solo il pandoro Balocco: tutte le multe per iniziative "poco chiare": dalla raccolta fondi su Gofundme al caso "Instagram" a Sanremo

Non solo la finta campagna di solidarietà legata al pandoro Balocco. Chiara Ferragni e il marito Fedez sono stati coinvolti da altri provvedimenti delle Autorità e dei tribunali che hanno portato a pesanti sanzioni. Lo ricorda il Codacons, dopo la multa inflitta dall’Autorità per la concorrenza alle società riconducibili all’influencer.

La raccolta fondi durante il Covid


Nel 2020 ad esempio la raccolta fondi avviata durante il Covid dai Ferragnez in favore dell’ospedale San Raffaele fu al centro di una denuncia del Codacons per le commissioni ingannevoli applicate ai donatori che, in buona fede, parteciparono all’iniziativa benefica.Vicenda che sfociò in una multa da 1,5 milioni di euro verso Gofundme, piattaforma scelta da Fedez e Ferragni.

In poche parole, scriveva l'Antitrust, «sfruttando la tragica pandemia in attom i consumatori furono spinti ad effettuare donazioni sulla piattaforma che era promossa come gratuita e invece prevedeva costi e commissioni preimpostate».

La pubblicità occulta a Sanremo 


Poi scoppiò il caso Sanremo, dopo la partecipazione di Chiara Ferragni come co-conduttrice. Fu l’Autorità per le comunicazioni ad attivarsi, con una multa da 170mila euro alla Rai per la pubblicità occulta fatta dalla Ferragni ad Instagram nel corso del Festival di Sanremo 2023. «Sanzione su cui ora incombe una istanza del Codacons alla Rai - spiega l'associazione dei consumatori - per capire se la multa sia stata pagata da Ferragni e da Amadeus, autori dell’illecito, o dall’azienda, e quindi dai cittadini che la finanziano attraverso il canone».

La multa per il pandoro

L’Antirust, in Italia, è per la precisione l’Autorità Garante delle Comunicazioni e del Mercato (Agcm). Ed è proprio l’authority di Piazza Verdi a Roma, guidata dal Presidente Roberto Rustichelli, che a luglio ha aperto un dossier sulla campagna comunicativa con cui Chiara Ferragni e Balocco hanno sponsorizzato a fine 2022 la vendita di un’edizione limitata di un pandoro che avrebbe contribuito a promuovere donazioni solidali a un ospedale. L’iniziativa Pandoro Pink Christmas fu promossa sui social da Balocco e Ferragni con il messaggio che la vendita dei prodotti avrebbe finanziato una serie di donazioni all’Ospedale Regina Margherita di Torino. Sui suoi canali Ferragni aveva scritto che, assieme a Balocco, avrebbero sostenuto insieme “un progetto di ricerca per nuove cure terapeutiche per i bambini affetti da Osteosarcoma e Sarcoma di Ewing”. Il messaggio è stato ribadito in spot e promozioni televisive. L’Agcm ha però rilevato che Balocco aveva già messo in conto e deliberato una donazione da 50mila euro al nosocomio pediatrico di Torino, a prescindere dal risultato della campagna. Con la quale le società di Ferragni hanno incassato un milione di euro circa e con cui, evidentemente, Balocco si è ripagata ampiamente la donazione liberale già effettuata. L’Agcm ha dichiarato nel provvedimento di aver iniziato la sua azione di verifica dopo che nelle tre giornate 19 gennaio, 10 marzo e 17 aprile 2023 sono pervenute segnalazioni da parte della Associazione Utenti dei Servizi Radiotelevisivi, nelle quali si lamentava l’ingannevolezza della iniziativa “Chiara Ferragni e Balocco insieme per l'ospedale Regina Margherita di Torino”. Tra giugno e luglio è iniziata la triangolazione dell’Agcm tra le due società della Ferragni, Balocco e l’ospedale. Nel provvedimento di multa, l’authority rileva che a suo avviso “l’operazione dei pandori “griffati” Ferragni è stata essenzialmente una operazione di marketing condotta da Balocco con l’obiettivo di tentare di riposizionare (“svecchiare”) sul mercato il Pandoro Balocco dandone una immagine diversa; per altro verso, che la donazione all’Ospedale Regina Margherita di Torino, pubblicizzata come associata alle vendite del suddetto Pandoro, non ha avuto alcun rapporto con le vendite stesse” e che la donazione è stata individuata come realizzata il 2 maggio 2022, sette mesi prima del Natale.

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