Arcieri in abito medievale con l'arco alzato in segno di omaggio alla passione di Chiara Gualzetti, che amava le rievocazioni, hanno accolto il suo feretro, davanti a una chiesa gremita per il funerale della ragazza uccisa a Monteveglio, da un coetaneo che ha confessato il delitto.
Chiara Gualzetti, il padre: «La ricorderemo aiutando donne vittime di violenza»
Chiara Gualzetti, i funerali
«Chiara è stata strappata alla nostra comunità», ha detto in apertura il parroco, don Ubaldo Beghelli. Poi ha letto un messaggio del cardinale Matteo Zuppi: «Papà Vincenzo - le parole dell'arcivescovo - ha detto che Chiara è morta piena di amore, fidandosi, perché dava amore e affetto a tutti e lo ha fatto fino alla fine. Non smetterà di farlo. La luce di Dio accende la stella luminosissima di Chiara e nel cielo la contempleremo perché anche noi possiamo uscire 'a riveder le stellè dopo questa notte terribile». «Desidero, se possibile, incontrarvi tra qualche tempo - ha aggiunto rivolto ai genitori - quando forse misureremo l'assenza con più sofferenza, per potere riflettere assieme, pregare, abbracciarci e scegliere di contrastare ogni violenza con l'amore». «Prego per il ragazzo che ha commesso questo crimine. Che il Signore si faccia sentire dentro di lui», ha detto invece il parroco nell'omelia, in un riferimento al sedicenne che domenica 27 giugno ha dato appuntamento alla ragazza davanti a casa e poi l'ha assassinata, ha raccontato, nel parco dell'Abbazia.
Uccisa da un coetaneo
Il cadavere è stato trovato in un bosco, il giorno dopo, dai volontari impegnati nelle ricerche avviate dai genitori. «Sentiamo rimbombare dentro il nostro cuore la povera voce di una mamma e di un papà che attendono invano, che urlano il nome di Chiara, cercandola», ha ricordato Zuppi nel messaggio. Alle esequie ha partecipato il sindaco di Monteveglio, Daniele Ruscigno, l'avvocato della famiglia, Giovanni Annunziata, la dirigente della scuola frequentata da Chiara, che ha letto un testo con la voce rotta dal pianto. E poi amici, compagni di classe, semplici cittadini, ma anche rappresentanti dell'Udi (Unione donne italiane) sempre al fianco delle vittime di femminicidi, come è stato definito quello di Chiara proprio dal padre, ieri davanti alla camera ardente della figlia. Alla fine il feretro, trasportato verso il cimitero dell'Abbazia per la sepoltura, è stato salutato da un applauso. Sono stati fatti volare verso il cielo palloncini bianchi e rosa. Quindici, come gli anni di Chiara, che ne avrebbe compiuti 16 a fine mese.