Zaia: «Basta con l'accento romano in tv,
liste di collocamento separate per veneti»

Domenica 20 Giugno 2010
Luca Zaia ieri sul palco di Pontida
VENEZIA (20 giugno) - Siamo stanchi di sentire in tv parlare in napoletano e romano. Lo ha detto il presidente del Veneto Luca Zaia parlando dal palco di Pontida. Ci sono decine di migliaia di persone - ha spiegato - che parlano e pensano in veneto. Non capiamo per quale motivo sarebbe un'offesa parlare in veneto e in bergamasco in televisione».



«Siamo stufi di sentir dire che c'è bisogno degli extracomunitari - ha aggiunto Zaia -, perché certi lavori qui non si vogliono più fare. Noi vogliamo pensare prima ai nostri lavoratori, gli altri si arrangino. È una superballa dire che c'è bisogno degli extracomunitari. Noi vogliamo fare liste di collocamento differenziate per pensare prima ai nostri cittadini, poi a quelli del resto del mondo».





Liste di collocamento per privilegiare chi abita in regione, è giusto? Sondaggio di Gazzettino.it





Zaia ha affrontato anche il tema del federalismo: «Fatta salva la stabilità dei conti pubblici, per il resto diciamo a tutti arrangiatevi». Il presidente della Regione si riferiva al deficit di molte regioni, in particolare per quanto riguarda il bilancio della sanità. «Noi - ha concluso Zaia - ne abbiamo le tasche piene e agli altri diciamo arrangiatevi». E una frase è stata dedicata anche al crocifisso nelle scuole: «In Veneto noi facciamo ancora il presepe e nelle scuole vogliamo il crocifisso. Il crocifisso è il segno della fede ma anche dell'identità di un popolo».
Ultimo aggiornamento: 31 Luglio, 19:16
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