Ultras trovati con le bombe carte:
la Cassazione le vieta allo stadio

Venerdì 16 Gennaio 2015 di Luca Pozza
Lo stadio Menti di Vicenza
VICENZA - Giro di vite della Cassazione per gli ultras calcistici che vanno alle partite portandosi in trasferta fumogeni e bombe carta. Ad avviso dei supremi giudici non è lecito trasportare questo tipo di fuochi nemmeno quando si è ancora a distanza dallo stadio.



Per questa ragione è stata annullata l'assoluzione di cinque ultras prosciolti dal Tribunale di Vicenza, il 18 febbraio 2013, con la formula «perché il fatto non costituisce reato» dopo essere stati trovati in possesso di botti e bombe carta durante una perquisizione fatta dalla polizia al loro pullman mentre stavano uscendo al casello di Vicenza est sull'autostrada A4 per andare allo stadio Menti, dove la loro squadra giocava contro il Vicenza.



Secondo il Tribunale vicentino, «il possesso dei fuochi e delle bombe carta era stato accertato sull'autostrada a distanza di circa 8 km dallo stadio e, dunque, non nelle immediate adiacenze della manifestazione sportiva». La Cassazione, con la sentenza 1988 depositata oggi, non ha condiviso questa impostazione.



«Il possesso di fuochi artificiali o oggetti analoghi è vietato, non solo nelle immediate adiacenze dei luoghi in cui si svolgono le manifestazioni sportive o in quelli interessati alla sosta, al transito, o al trasporto di coloro che partecipano o assistono alle manifestazioni stesse, ma anche durante i trasferimento da verso detti luoghi e, dunque, per tutto il tragitto necessario», hanno affermato i supremi giudici della Terza sezione penale dando una lettura combinata degli articoli 6ter e 8ter della legge Mancino. Ora sarà la Corte di Appello di Venezia a riaprire il processo.
Ultimo aggiornamento: 22:08 © RIPRODUZIONE RISERVATA