Suns sotto il segno del pop-jazz ladino

Lunedì 17 Novembre 2014
Suns sotto il segno del pop-jazz ladino
Stavolta il Friuli non ce l'ha fatta a spedire un suo rappresentante al "Liet international", il festival che raccoglie le musiche di tutte le minoranze linguistiche d'Europa. A Oldenburg, nella Germania settentrionale, ci sarà invece la giovanissima Martina Iori, esponente della minoranza ladina della Val di Fassa, e quindi, dal punto di vista linguistico, nostra parente. La sua "Via con la mia musega", una voce decisa e originale, un'atmosfera pop jazzata (del tipo portato al successo a suo tempo da Amy Winehouse) hanno convinto la giuria di Suns, il festival della canzone nelle lingue minoritarie dell'Europa alpina e mediterranea, che si è tenuto sabato sera in un Palamostre affollato e partecipe. Giudizio condiviso dal pubblico, che ha apprezzato il carattere e la freschezza della giovane vocalist, così come la performance dei sardi Ratapignata, cui è andato il premio speciale della giuria per il migliore "live act": uno show irresistibile tra ska e rocksteady. Niente finalissima per loro, ma la Sardegna sarà rappresentata dai ForeFingers Up, vincitori di Suns nel 2013 e ospiti speciali della serata (a ulteriore testimonianza del livello sempre elevatissimo delle proposte dall'isola), che hanno pure offerto le loro basi funky rap ai colleghi friulani Dlh Posse, di nuovo insieme per qualche minuto, dopo anni, per aprire una serata perfetta sotto il livello organizzativo e spettacolare, apprezzata dal pubblico eterogeneo del Palamostre.
Applausi anche per la rivelazione del festival, i molisani Kroatarantata, giovani esponenti della piccola comunità croata della loro regione, integrati dai loro fratelli del Burgenland austriaco e interpreti di un originale mix tra ritmi del Sud e lingua balcanica. Nel dopo-festival trasformato in party, hanno intrattenuto il pubblico con un repertorio di tarantelle che ha fatto ballare gli irriducibili fino alle ore piccole! Tornando alla gara, di ottimo livello i due cantautori francofoni, il giovane francoprovenzale Billy Fumey e lo svizzero romancio Pascal Gamboni, al solito festaioli gli occitani Lou Tapage, lontani dal podio ma abbastanza convincenti Elsa Martin e la band di Aldo Sbadiglio & C. Tutti, comunque, portatori di un messaggio comune: un'altra Europa, quella dei popoli e delle lingue, è possibile.
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