Nel sacco la banda di giovani
che avevano rubato allo stadio

Domenica 1 Marzo 2015 di Lorenzo Zoli
Gli spogliatoi del campo di Stienta visitata dalla banda di marocchini
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STIENTA - I cellulari potrebbero avere già preso la via del Marocco, paese di origine dei tre giovanissimi, due dei quali minorenni, denunciati a piede libero. È l’esito dell’indagine dei carabinieri del Nucleo operativo radiomobile della Compagnia di Castelmassa.

Tutto comincia il 21 settembre scorso, quando, al campo da calcio di Stienta, si verifica un furto che fa parlare parecchio, a livelli di cronaca e sportiva.

Si sta giocando il primo tempo della partita del campionato di Prima categoria tra Stientese e Villanovese. Quando i giocatori ospiti, al termine della prima frazione, tornano negli spogliatoi scoprono che qualcuno ha fatto man bassa di portafogli e di cellulari. Presumibilmente entrando dalla finestra sul retro (non ci sono segni di forzatura sulla porta). In tutto il bottino non è cosa da poco: si parla di 15mila euro.

Gli atleti della Villanovese decidono di non giocare il secondo tempo. La partita, sospesa viene ripetuta e il giudice sportivo, che aveva imposto alla Stientese il risarcimento del danno, viene smentito in appello.

L’indagine dei carabinieri si è basata sulle riprese da telecamere di videosorveglianza nella zona, che hanno permesso di individuare i tre.

Giovedì scorso i militari dell’Arma hanno dato corso a una perquisizione delegata dalla Procura presso il Tribunale dei minori nelle abitazioni dei tre giovani marocchini, due minorenni e un maggiorenne, tutti residenti nel Padovano, poi denunciati a piede libero.

Sono stati sequestrati alcuni capi di abbigliamento, che hanno consentito agli investigatori di chiudere il cerchio.

Ultimo aggiornamento: 19:09 © RIPRODUZIONE RISERVATA