Simbolo unico Udc-Ncd «Ecco il Ppe italiano»

Domenica 6 Aprile 2014
Accordo firmato. Con tanto di simbolo unitario che verrà depositato (consegne fissate per legge oggi e domani) al ministero dell'Interno. Ieri, a Roma, davanti ad un notatio, Lorenzo Cesa e Angelino Alfano hanno messo le loro firme sotto l'atto costitutivo dell'alleanza Udc-Ncd. «Di fatto - spiega il senatore padovano Antonio De Poli, vicesegretario vicario nazionale e responsabile veneto dell'Unione di Centro - siamo l'unica forza politica in Italia che si aggrega per costituire il Partito Popolare Europeo». Sintesi: un nuovo centro dalle ceneri del centrodestra.
Nelle intenzioni dei due "soci", c'é, a breve scadenza, la corsa alle elezioni europee alle quali presentarsi come blocco moderato. Ma lo sguardo va anche alle regionali del 2015 quando sarà più definito nei suoi contorni, come spiega De Poli, «il soggetto politico unitario radicato sul territorio, federalista e democratico nella sua organizzazione». E non c'é tempo «per perderci in chiacchiere». Gli «italiani pretendono concretezza». Le porte sono aperte a tutti i movimenti («sono tanti» dice il senatore padovano) che aspirano «ad un bipolarismo maturo che escluda i populismi». Una semplificazione che all'Europarlamento già esiste: il Ppe da una parte, il Pse dall'altra.
Nessuno dei due garanti dell'alleanza parla chiaramente dell'ipotesi di un prossimo-futuro patto con chi oggi è in Forza Italia. In quello che era il centrodestra, le bocce sono ferme in attesa di conoscere quale sarà il domani politico di Berlusconi. Di sicuro, dopo il 10 aprile, tra gli azzurri potrebbe verificarsi un terremoto. In quel caso, ai possibili transfughi potrebbero aprirsi i portoni del sodalizio Udc-Ncd. E agli ex alleati, De Poli manda un messaggio: «Chi da Forza Italia ci attacca lo fa perché teme di rimanere fuori gioco». Il rischio concreto «è che la crisi di Forza Italia porti i principi e gli ideali liberali e riformatori, moderati e popolari, cattolici e laici, garantisti e alternativi alla sinistra, a occupare uno spazio secondario sulla scena politica». Muro invalicabile verso il campo della Lega. Ancora De Poli: «A chi preferisce mettere ai margini l'Italia lasciandola fuori dall'euro e spostando indietro le lancette dell'orologio, dobbiamo rispondere riprendendo il disegno politico dell'Ue che si basa sul grande valore della solidarietà tra Stati».
Ora si procede con la definizione delle liste. Per la circoscrizione Nordest, esclusa la candidatura di De Poli, per il quale i book makers non escludono una prossima promozione a segretario nazionale Udc, si fanno i nomi dell'uscente Antonio Cancian (nel 2009 eletto nel Pdl), il presidente del Consiglio regionale Clodovaldo Ruffato entrambi in quota Ncd, e per l'Udc il consigliere regionale Stefano Peraro, la segretaria provinciale di Treviso Gianna Galzignato e l'ex assesore regionale Raffaele Bazzoni.
Gi. Ga.