Scout a Napoli, un mese con i ragazzi
di Scampia che lottano col degrado

Martedì 15 Settembre 2015 di Paola Gonzo
Scout a Napoli, un mese con i ragazzi di Scampia che lottano col degrado

BASSANO – Una settimana immersi nella realtà del quartiere di Scampia a Napoli. È l'esperienza che hanno vissuto diciassette scout del clan Stella Polare del gruppo Bassano 3 di Angarano dal 30 luglio al 5 agosto scorsi. Sette giorni a contatto con una delle zone più degradate d'Italia con lo scopo di mettersi a servizio per conoscere prima ed essere d'aiuto poi a quanti faticano anche solo a prendere il diploma di scuola media.

Accolti in municipio al loro ritorno

«Abbiamo interagito - spiega Davide Fogal, uno degli scout partecipanti - con tre realtà differenti: due cooperative, Casa Arcobaleno e Giardino Millecolori, e il campo rom di San Giugliano, venendo tuttavia a conoscenza solo della punta di un iceberg qual è la realtà di Scampia. Ciò che mi è rimasto maggiormente impresso - prosegue - è innanzitutto il grande lavoro svolto da numerose persone per combattere il degrado, comunque migliorato rispetto a dieci anni fa, a partire dal far riacquistare fiducia a quanti ne sono ormai privi per le cause più varie. Tuttavia, ciò che mi ha soprattutto disarmato è la semplicità con cui i bambini sanno giocare e divertirsi, senza aver bisogno di chissà che giocattoli o gadgets».

Una settimana intensa per gli scout bassanesi che hanno avuto anche l'opportunità di incontrare il sindaco di Napoli Luigi De Magistris, il quale ha espresso una profonda consapevolezza dei problemi della città, unita alla volontà di porvi fine, anche grazie al capitale umano presente a Scampia e desideroso di cambiare la realtà circostante.

«Quello col sindaco De Magistris è stato un incontro informale e molto cordiale - racconta una ragazza - nel salone della "Casa Arcobaleno". La sua e la nostra certezza è che a Scampia ci sia capitale umano, persone tenaci e desiderose di cambiare la realtà circostante. Come le suore che gestiscono la ludoteca "Giardino dei mille colori" e i fratelli lasaliani di "Casa Arcobaleno", che in quell'occasione De Magistris ha visitato per la prima volta. Ci siamo inoltre confrontati sulla necessità di integrazione. Lui ha espresso la sua ammirazione per gli Scout».

«Un episodio - racconta Davide - ricordo in particolare. Un giorno abbiamo organizzato un'uscita in piscina, fuori dal quartiere; gli addetti alla struttura hanno fatto entrare dapprima tutti gli italiani, creando poi una serie di problemi per i bambini rom e lasciandoli letteralmente fuori dalla porta. A nulla sono valse le proteste e l'insistenza della suora che ci accompagnava, la quale si è vista "dare addosso" dai bambini rimasti fuori, chiaramente arrabbiati per la situazione che, pur essendo molto piccoli, avevano ben compreso. Solo uno di loro ha capito che la sorella non aveva colpa, ed ha cercato di spiegarlo ai suoi coetanei. Va sottolineato che stiamo parlando di ragazzini piccolissimi».

«Ora - commenta il consigliere comunale Mattia Bindella - la vera sfida è quella di estendere all'intera cittadinanza quanto appreso e assimilato dagli scout nel corso di questa esperienza, tramite eventi e serate che permettano l'esposizione di testimonianze e la condivisione».

Ultimo aggiornamento: 16 Settembre, 11:21 © RIPRODUZIONE RISERVATA