Scontro aperto Tosi-Bossi, il sindaco non
cede: «La lista si farà, serve solo il nome»

Lunedì 12 Marzo 2012
Flavio Tosi e Umberto Bossi (archivio)
VERONA - Non cede di un passo il sindaco veronese Flavio Tosi: La lista civica per sostenerlo alle prossime elezioni si far, le manca solo un nome. E non sembrano servire a nulla neppure le minacce del "capo", il leader del Carroccio Umberto Bossi che solo ieri aveva tuonato contro di lui affermando che, in caso avesse osato presentare una lista propria, sarebbe stato automaticamente fuori dalla Lega.



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Parole non abbastanza dure, evidentemente, per Tosi che rilancia questa mattina durante un'intervista a "La telefonata" di Maurizio Belpietro, su canale 5: «Bossi ha aggiunto che immagina che ci sarà una trattativa, che non è una trattativa, ma un confronto su come chiamare la lista, perché la lista è assolutamente indispensabile, poi se si vuole valutare come chiamarla possibilità ce ne sono tante».



«La lista a mio nome non è una novità». «La lista Tosi -ricorda- era già presente nel 2007, non è un'invenzione di adesso, tra l'altro fu quella che raccolse il maggior consenso di tutta la coalizione e servì per raccogliere i voti di chi, pur non essendo leghista, voleva votare Flavio Tosi come sindaco. Adesso, siccome la Lega corre da sola, ha ancora più senso cercare di raccogliere consensi di chi ha aprrezzato l'amministrazione uscente pur non votando la Lega nord».



L'insinuazione: c'è qualcuno che vorrebbe seminare zizzania. Siccome ci sono i congressi da celebrare in giugno in Veneto e in Lombardia e un po' di tensione c'è, qualcuno - lamenta il primo cittadino di Verona - cerca di mettere in contrapposzione Flavio Tosi con il movimento per metterlo in difficoltà in vista del congresso, perché la decisione di vietare le liste civiche con il nome del candidato è inaudita, non è mai stata presa, è stata presa solo questa volta».



«Il congresso della Lega è il congresso della Lega, le elezioni di Verona sono per i veronesi e la città di Verona e c'è qualcuno che invece mette assieme le due cose sbagliando, perché è difficile spiegare ai cittadini veronesi che non si può fare una lista civica, che loro voterebbero volentieri, e dire loro che questo non è possibile perché qualcuno nel movimento non lo vuole per mettere in difficoltà il sindaco su questioni politiche interne. Sono cose - conclude Tosi - da vecchia politica che non andrebbero fatte».



L'alleanza con il Pdl? Sempre più un miraggio. «Io adesso come sindaco sto spiegando ai cittadini veronesi di quanto aumenteranno le tasse. E le tasse le ha aumentate un governo dove all'interno c'è il Pdl. È difficile stare alleati con il Pdl alle elezioni comunali, spiegando che la manovra Monti è sbagliata, perché è sbagliata perché aumenta spaventosamente le tasse».
Ultimo aggiornamento: 7 Aprile, 20:04