UDINE - Sono 80 le filiali che chiuderanno entro il 2016 della Banca Popolare di Vicenza: 65 in Veneto e 15 in Fvg. Lo ha annunciato oggi il consigliere delegato e dg della banca, Francesco Iorio, alla 6. tappa del road show fra le sedi della banca, precisando che l'iniziativa è «il risultato di una sana e buona gestione; chiunque fa commercio, se ha dei negozi non produttivi e non ha possibilità che lo diventino in futuro, sa che è giusto e corretto chiuderli».
Iorio ha confermato che sono previsti esuberi, 575, ma che saranno solo «volontari. Questo piano non vuol dire che qualcuno deve restare a casa, ma prevede che chi rientra in alcune condizioni possa farlo se vuole». Ci saranno anche 200 assunzioni. «Degli esuberi - ha detto - circa 300 sono previsti nei primi mesi del 2016, gli altri nel 2020».
Su ipotesi di fusioni o aggregazioni, Iorio ha specificato: «Prima va fatto l'aumento di capitale, per tornare ad essere una delle banche più solide del sistema bancario italiano, potremo poi guardare con grande tranquillità e forza a ogni possibile operazione di aggregazione dentro e fuori il Veneto». Il costo del titolo è di «48 euro per azione» ma «l'aumento di capitale sarà fatto a valori significativamente più bassi».
Rivolgendosi ai piccoli risparmiatori, il dg ha suggerito di «trovare la forza finanziaria e la convinzione per continuare a investire nella banca facendo l'aumento di capitale: è l'unico modo - ha commentato - per vedere prospetticamente delle potenzialità di recupero, anche se non totale, rispetto all'attuale costo del titolo della banca». Sul costo delle azioni più basso rispetto a quello attuale in occasione dell'aumento di capitale il dg ha indicato che si tratta di una "cosa che da un lato può certo creare dello scontento, perché fa realizzare delle perdite, ma dall'altro può rappresentare una grossa opportunità di investimento e io personalmente ho già detto che investirò». Secondo il consigliere delegato e direttore generale, «la prossima semestrale della banca chiuderà in linea con quanto è già accaduto. La ricognizione patrimoniale svolta è nella sostanza terminata».
Ultimo aggiornamento: 20:19
Iorio ha confermato che sono previsti esuberi, 575, ma che saranno solo «volontari. Questo piano non vuol dire che qualcuno deve restare a casa, ma prevede che chi rientra in alcune condizioni possa farlo se vuole». Ci saranno anche 200 assunzioni. «Degli esuberi - ha detto - circa 300 sono previsti nei primi mesi del 2016, gli altri nel 2020».
Su ipotesi di fusioni o aggregazioni, Iorio ha specificato: «Prima va fatto l'aumento di capitale, per tornare ad essere una delle banche più solide del sistema bancario italiano, potremo poi guardare con grande tranquillità e forza a ogni possibile operazione di aggregazione dentro e fuori il Veneto». Il costo del titolo è di «48 euro per azione» ma «l'aumento di capitale sarà fatto a valori significativamente più bassi».
Rivolgendosi ai piccoli risparmiatori, il dg ha suggerito di «trovare la forza finanziaria e la convinzione per continuare a investire nella banca facendo l'aumento di capitale: è l'unico modo - ha commentato - per vedere prospetticamente delle potenzialità di recupero, anche se non totale, rispetto all'attuale costo del titolo della banca». Sul costo delle azioni più basso rispetto a quello attuale in occasione dell'aumento di capitale il dg ha indicato che si tratta di una "cosa che da un lato può certo creare dello scontento, perché fa realizzare delle perdite, ma dall'altro può rappresentare una grossa opportunità di investimento e io personalmente ho già detto che investirò». Secondo il consigliere delegato e direttore generale, «la prossima semestrale della banca chiuderà in linea con quanto è già accaduto. La ricognizione patrimoniale svolta è nella sostanza terminata».
