MASON (Vicenza) - Il nome di Giuseppe Groppo appare sui monumenti ai Caduti e negli atti ufficiali come disperso di guerra, i suoi familiari hanno sempre creduto che fosse stato ucciso dopo la deportazione, avvenuta da parte dei nazisti a Mason nel 1943 quando aveva solo 17 anni. Ma non è così: lui riuscì a fuggire e a nascondersi in montagna, anche se per poche settimane.
Giuseppe era stato deportato perchè destinato a Kaprun in Austria ai lavori forzati per una centrale idroelettrica. La famiglia Groppo anche due anni fa era stat insignita della medaglia ricordo per quel loro ragazzo, Giuseppe. Il suo nome compare infatti assieme a quelli di Bruno Battaglion, Orazio Borin, Santo Giuffrida, Renato Mazzonetto, Paolo Veronese; Giovanni Rossi; Mario Cerato, Giuseppe Vezzaro; Lino Pellattiero, Angelo Riva e Faustino Carlassare, gli altri vicentini deportati e dispersi.
Ma Giuseppe invece riuscì a fuggire da Kaprun e camminò verso l'alta montagna per 5 ore per poi nascondersi fra i boschi, a 2000 metri d'altezza. Il 25 luglio del 1944, in Austria tra Imbachhorn e Rosskar, due ragazzine che raccoglievano fiori ne trovarono il corpo accanto a una roccia: aveva i capelli lunghi e pochi vestiti. Probabilmente Giuseppe morì di freddo e di stenti.
Sono passati 70 anni e la verità sulla morte del giovane emerge solo ora - come riporta un sito austriaco e il Giornale di Vicenza - grazie alla ricerca dello storico austriaco Rudi Leo e alla testimonianza di Susanne Pinn, una delle due ragazzine, oggi 84enne, che scoprirono la salma. Quel corpo fu ritenuto il suo ma negli atti è scritto che proveniva da Mazen (nome storpiato) quindi a Mason la notizia non arrivò mai. Solo poche settimane fa le autorità austriache hanno informato il Comune e i familiari che sono andati in Austria per rendere omaggio (tardivo) al loro caro sepolto nei campi vicino al luogo del ritrovamento.
Gi. Bi.
Ultimo aggiornamento: 19:42
Giuseppe era stato deportato perchè destinato a Kaprun in Austria ai lavori forzati per una centrale idroelettrica. La famiglia Groppo anche due anni fa era stat insignita della medaglia ricordo per quel loro ragazzo, Giuseppe. Il suo nome compare infatti assieme a quelli di Bruno Battaglion, Orazio Borin, Santo Giuffrida, Renato Mazzonetto, Paolo Veronese; Giovanni Rossi; Mario Cerato, Giuseppe Vezzaro; Lino Pellattiero, Angelo Riva e Faustino Carlassare, gli altri vicentini deportati e dispersi.
Ma Giuseppe invece riuscì a fuggire da Kaprun e camminò verso l'alta montagna per 5 ore per poi nascondersi fra i boschi, a 2000 metri d'altezza. Il 25 luglio del 1944, in Austria tra Imbachhorn e Rosskar, due ragazzine che raccoglievano fiori ne trovarono il corpo accanto a una roccia: aveva i capelli lunghi e pochi vestiti. Probabilmente Giuseppe morì di freddo e di stenti.
Sono passati 70 anni e la verità sulla morte del giovane emerge solo ora - come riporta un sito austriaco e il Giornale di Vicenza - grazie alla ricerca dello storico austriaco Rudi Leo e alla testimonianza di Susanne Pinn, una delle due ragazzine, oggi 84enne, che scoprirono la salma. Quel corpo fu ritenuto il suo ma negli atti è scritto che proveniva da Mazen (nome storpiato) quindi a Mason la notizia non arrivò mai. Solo poche settimane fa le autorità austriache hanno informato il Comune e i familiari che sono andati in Austria per rendere omaggio (tardivo) al loro caro sepolto nei campi vicino al luogo del ritrovamento.
Gi. Bi.
