Caro direttore,
vocaboli ricorrenti e da molti sbandierati sono “semplificazione e riduzione delle tasse”. Basta provare a compilare il modello unico della dichiarazione dei redditi. Ogni anno ci sono novit per le quali bisogna leggere parola per parola le istruzioni e col pericolo di incorrere in qualche errore che pu costare delle sanzioni. Nel merito, poi, ci sono dei balzelli per cui viene meno il principio che le tasse diminuiscono e non aumentano, come vogliono fare credere. Basti pensare all'aumento della rivalutazione della rendita dei terreni, alla riduzione dell'abbattimento della quota spese sui canoni di locazione, alla modifica di taluni oneri deducibili o detraibili. Qualche giorno addietro il premier dichiarava che l'anno venturo sparir il modello 740. Ma non era sparito da un bel po' di anni con l'introduzione dell'Unico e del 730? Altra promessa: con il prossimo anno la dichiarazione dei redditi arriver a casa ai cittadini gi precompilata. Chiss come. Altro argomento la Tasi la cui applicazione rasenta il ridicolo poich chi deve dare le dritte non sa che pesci pigliare. Anche il pagamento della tassa rifiuti stato complicato con l'obbligo del versamento con mod. F24 quando era cos semplice con l'addebito in banca o posta come avveniva fino all'anno scorso.
Celeste Balcon
Belluno
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Caro lettore, non metto in dubbio la parola di nessuno. Men che meno quella di un Presidente del Consiglio. Ma in tema di tasse, dopo tante promesse a vuoto, sono assai prudente e pragmatico: finch non vedo, non credo. Non qualunquismo n disistima verso la classe politica e neppure sfiducia. Ma non posso dimenticare che su questo argomento si sono condotte intere campagne elettorali all'insegna di chi prometteva di tagliare di pi. Il risultato stato che, dati alla mano, tanto con i governi di centro destra che con quelli di centro sinistra, la pressione fiscale in Italia in questi anni sempre aumentata e oggi nella non invidiabile classifica dei popoli pi tartassati siamo ai primi posti. Questi sono i fatti. Se in futuro le imposte davvero caleranno ne saremo tutti contenti. Per ora un sano e civile scetticismo mi sembra doveroso.
Ultimo aggiornamento: 13:43
vocaboli ricorrenti e da molti sbandierati sono “semplificazione e riduzione delle tasse”. Basta provare a compilare il modello unico della dichiarazione dei redditi. Ogni anno ci sono novit per le quali bisogna leggere parola per parola le istruzioni e col pericolo di incorrere in qualche errore che pu costare delle sanzioni. Nel merito, poi, ci sono dei balzelli per cui viene meno il principio che le tasse diminuiscono e non aumentano, come vogliono fare credere. Basti pensare all'aumento della rivalutazione della rendita dei terreni, alla riduzione dell'abbattimento della quota spese sui canoni di locazione, alla modifica di taluni oneri deducibili o detraibili. Qualche giorno addietro il premier dichiarava che l'anno venturo sparir il modello 740. Ma non era sparito da un bel po' di anni con l'introduzione dell'Unico e del 730? Altra promessa: con il prossimo anno la dichiarazione dei redditi arriver a casa ai cittadini gi precompilata. Chiss come. Altro argomento la Tasi la cui applicazione rasenta il ridicolo poich chi deve dare le dritte non sa che pesci pigliare. Anche il pagamento della tassa rifiuti stato complicato con l'obbligo del versamento con mod. F24 quando era cos semplice con l'addebito in banca o posta come avveniva fino all'anno scorso.
Celeste Balcon
Belluno
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Caro lettore, non metto in dubbio la parola di nessuno. Men che meno quella di un Presidente del Consiglio. Ma in tema di tasse, dopo tante promesse a vuoto, sono assai prudente e pragmatico: finch non vedo, non credo. Non qualunquismo n disistima verso la classe politica e neppure sfiducia. Ma non posso dimenticare che su questo argomento si sono condotte intere campagne elettorali all'insegna di chi prometteva di tagliare di pi. Il risultato stato che, dati alla mano, tanto con i governi di centro destra che con quelli di centro sinistra, la pressione fiscale in Italia in questi anni sempre aumentata e oggi nella non invidiabile classifica dei popoli pi tartassati siamo ai primi posti. Questi sono i fatti. Se in futuro le imposte davvero caleranno ne saremo tutti contenti. Per ora un sano e civile scetticismo mi sembra doveroso.
