E' un puro caso. Alla Julia arriva un comandante nato a Trieste e la Brigata ha

Venerdì 3 Ottobre 2014
E' un puro caso. Alla Julia arriva un comandante nato a Trieste e la Brigata ha appena acquisito la sua componente esplorante prevista dalla nuova riorganizzazione dell'Esercito. E' il reggimento Piemonte Cavalleria (2°) che ha sede a Villa Opicina. Lo ha confermato il comandante delle Truppe Alpine, generale di divisione Federico Bonato durante la cerimonia del Toa (Transfert of Autority) alla caserma "di Prampero", la prima uscita pubblica da quando ha sostituito a Bolzano Alberto Primicerj, che andrà a comandare le Forze Terrestri.
Il generale Michele Risi, un curriculum di primo piano nel quale trovano posto prestigiosi incarichi di stato maggiore e eccellenti prestazioni come comandante in varie missioni all'estero, avrà quindi il compito di integrare uno dei reggimenti più antichi della Forza Armata Italiana nella gloriosa Julia.
Il Piemonte Cavalleria fu costituito il 27 marzo 1691 come "squadrone di Piemonte" per volere del duca di Savoia Vittorio Amedeo II che dispose il riposizionamento del disciolto Reggimento di Cavalleria" e degli uomini eccedenti le "genti d'arme" o gendarmi. Il 23 luglio 1692 il reparto fu organizzato in nove compagnie di 50 uomini e cavalli ciascuna e prendeva il nome di "Piemonte Reale cavalleria" e il primo comandante fu il marchese Filippo Giacinto Gontery di Cavaglià. Il reggimento combattè le guerre prerisorgimentali, sciolto nel 1799 con l'occupazione napoleonica fu ricostituito da Vittorio Emanuele I il 10 luglio 1814. Da allora fu impegnato nelle principali battaglie risorgimentali meritandosi diverse onorificenze, quindi partecipò alle campagne d'Africa e nella Prima Guerra mondiale combattè a piedi e a cavallo a Gorizia, sul Vipacco e sull'Hermada. Il suo emblema, il cavallino rampante su fondo rosso fu dipinto da Francesco Baracca sul suo Neuport e successivamente la madre dell'eroe (cavaliere) dell'aria lo donò a Enzo Ferrari. Da allora è il simbolo delle "Rosse" di Maranello. Impiegato nella ritirata verso il Piave entrò a Aquileia il 4 novembre del 1918.
Nella seconda guerra mondiale operò in Jugoslavia, in Francia e nella zona di Torino. Disciolto dopo l'8 settembre 1943, fu ricostituito nel 1946 a Merano, quindi attraversò tutte le varie ristrutturazioni del'Esercito fino a diventare un reggimento con fisionomia blindata fino a oggi.
Da tre secoli ha mantenuto inalterata l'appellativo e a qualifica di Cavalleria.
Con l'ingresso nella Julia incrementerà la specialità esplorante portando nella brigata alpina (parallelamente a quando già accaduto con la brigata alpina Taurinense con il Nizza Cavalleria) ulteriori capacità, professionalità e dotazione di mezzi. Il Piemonte utilizza per l'attività esplorante la blindo leggera Puma e la blindo corazzata Centauro, oltre al Vtl Lince.
Il reggimento, naturalmente, entrerà a far parte della Brigata Julia nella sua configurazione multinazionale di Mlf che ne degli alpini fa una delle unità di riferimento a livello europeo. Attualmente a integrare le truppe italiane ci sono reparti ungheresi e sloveni, ma austriaci e croati hanno chiesto di poter entrare a farne parte anch'essi.