Da Panenka a Pirlo passando per Totti: storia del cucchiaio

Lunedì 25 Giugno 2012
Da Panenka a Pirlo passando per Totti: storia del cucchiaio
ROMA - il 20 giugno del 1976 e a Belgrado si sta disputando la finale degli Europei di calcio tra Cecoslovacchia e Germania Ovest. La partita si cristallizza sul 2-2 e, dopo i tempi supplementari, si va ai calci di rigore. La Cecoslovascchia mette a segno i primi quattro tiri dal dischetto mentre il tedesco Hoeness sbaglia il quarto rigore della Germania. Per il penalty decisivo va sul dischetto il centrocampista cecoslovacco Antonìn Panenka, l'eventuale gol porterebbe la Cecoslovacchia a vincere per la prima volta la competizione continentale. Panenka, ignaro della leggenda che si costruirà sul modo in cui tirerà il rigore, porterà la Cecoslovacchia al successo battendo il portiere tedesco Sepp Maier e coniando, per la prima volta nella storia del calcio, il «cucchiaio».



Origine del nome.
Questa tipologia di tiro, così chiamata perchè ricorda il movimento a scavare che si fa con questo tipo di posata, è così entrato, a partire dal 1976, nel repertorio tecnico dei più grandi calciatori del mondo. Nella partita disputata ieri contro l'Inghilterra, Andrea Pirlo, segnando dal dischetto con un «cucchiaio» splendidamente eseguito, ha ridato fiducia ad una Nazionale italiana che, a causa dell'errore di Montolivo dal dischetto, ha rischiato di essere eliminata da Euro 2012. Con il cucchiaio di ieri sera Pirlo ha siglato il proprio ingresso all'interno di una classifica storica che vede tra i suoi interpreti alcuni tra i migliori giocatori del mondo.



Totti con l'Olanda.
Uno tra i più illustri interpreti del «cucchiaio» è sicuramente Francesco Totti, il quale, sempre in occasione di un Campionato europeo, quello disputato in Belgio e Olanda nel 2000, in seguito ad una strenue resistenza da parte della Nazionale italiana contro un'arrembante Olanda (padrona di casa), ha esibito magistralmente questo tipo di colpo battendo il portiere olandese Van der Sar e portando l'Italia in finale



Zidane e Buffon.
Un'altra celebre esecuzione del «cucchiaio», questa volta in occasione della finale dei Mondiali disputati in Germania nel 2006, è quella di Zinedine Zidane che, al settimo minuto della partita che portò l'Italia ad essere la nazionale campione del mondo, colpì la palla dolcemente e, dopo aver sfiorato la traversa, questa si depositò alle spalle di Buffon. Quella di eseguire il «cucchiaio» è una scelta impavida e spregiudicata, infatti, se il portiere dovesse decidere di non buttarsi in anticipo e aspettare di vedere quale sia la direzione del tiro, la palla sarebbe una sua facile preda.



Le parole dei protagonisti.
È per questo motivo che dopo l'esecuzione di un rigore calciato in questo modo si scatenano sempre grandi dibattiti e gli stessi 'esecutorì sono spesso tenuti a giustificarsi per la scelta fatta, anche qualora il tiro vada a buon fine. «Se l'avessi sbagliato, mi avrebbero spedito a lavorare in fabbrica per trent'anni di fila» ha dichiarato Antonin Panenka dopo la finale vinta contro la Germania. Sono entrate nella storia anche le parole sussurrate da Francesco Totti al compagno di squadra Gigi Di Biagio prima di recarsi sul dischetto: «Mo je faccio er cucchiaio». Il «cucchiaio» con cui ieri sera Andrea Pirlo ha battuto il portiere della nazionale inglese Joe Hart e ha permesso all'Italia di raggiungere la Germania in semifinale non può che rientrare nella classifica leggendaria nella quale sono già scritti i nomi di Panenka (detentore del copyright sul «cucchiaio»), di Totti e di Zidane. «Ho visto il portiere che era bello carico e ho pensato di fare così, è stato più facile tirarlo così. Al portiere la cosa ha creato un pò di pressione». Queste le parole con cui il fantasista italiano ha lucidamente commentato la propria scelta di calciare il «cucchiaio», dimostrando quanto la scelta di eseguire questo tiro non sia stata una semplice dimostrazione di prestanza tecnica, ma abbia seguito una precisa motivazione tattica.
Ultimo aggiornamento: 26 Giugno, 09:58 © RIPRODUZIONE RISERVATA