CREAZZO (Vicenza) – (Gz) Condomini “prigionieri” nelle loro abitazioni ieri pomeriggio a causa di un incendio sviluppatosi in un appartamento al quarto piano della palazzina al civico 13 di via Pecori Giraldi a Creazzo.
A prendere fuoco, per cause ancora in fase di accertamento, la cucina. Ad accorgersene la figlia, che vive con la mamma, entrambe messesi prontamente in salvo. In breve il locale è stato invaso da un denso fumo che poi si è subito propagato lungo la tromba delle scale.
Più d’una le telefonate giunte al 115 intorno alle 14.30 di ieri. Quando i pompieri sono arrivati sul posto hanno incontrato difficoltà per la presenza di tanto fumo. Indossati i respiratori sono entrati facendo evacuare i condomini (nella palazzina ci sono 12 appartamenti) delle abitazioni ai piani più bassi, mentre quelli dell’ultimo piano sono stati invitati a restare in casa con la porta chiusa e a sigillare eventuali fessure: uscendo avrebbero potuto rimanere intossicati. I vigili del fuoco, intervenuti con due autobotti, hanno provveduto a far interrompere l’erogazione del gas. L’intervento è durato un paio d’ore, dopo le quali anche i residenti all’ultimo piano hanno potuto riacquistare la “libertà”.
Ultimo aggiornamento: 10:23
© RIPRODUZIONE RISERVATA A prendere fuoco, per cause ancora in fase di accertamento, la cucina. Ad accorgersene la figlia, che vive con la mamma, entrambe messesi prontamente in salvo. In breve il locale è stato invaso da un denso fumo che poi si è subito propagato lungo la tromba delle scale.
Più d’una le telefonate giunte al 115 intorno alle 14.30 di ieri. Quando i pompieri sono arrivati sul posto hanno incontrato difficoltà per la presenza di tanto fumo. Indossati i respiratori sono entrati facendo evacuare i condomini (nella palazzina ci sono 12 appartamenti) delle abitazioni ai piani più bassi, mentre quelli dell’ultimo piano sono stati invitati a restare in casa con la porta chiusa e a sigillare eventuali fessure: uscendo avrebbero potuto rimanere intossicati. I vigili del fuoco, intervenuti con due autobotti, hanno provveduto a far interrompere l’erogazione del gas. L’intervento è durato un paio d’ore, dopo le quali anche i residenti all’ultimo piano hanno potuto riacquistare la “libertà”.
