CONFERENZA DEI SINDACI
ROVIGO «Abbiamo 38mila over 70 in Polesine da immunizzare

Mercoledì 17 Febbraio 2021
CONFERENZA DEI SINDACI
ROVIGO «Abbiamo 38mila over 70 in Polesine da immunizzare contro il Covid-19: speriamo arrivino presto nuovi vaccini per poter vaccinare in massa anche coi medici di base». Si apre con questo auspicio l'incarico di Luca Prando come nuovo presidente della Conferenza dei sindaci dell'Ulss 5 Polesana, succeduto a Franco Vitale nell'ambito dell'alternanza tra i distretti sanitari. Nella seduta di pochi giorni fa del consesso dei primi cittadini è infatti avvenuto il passaggio di consegne tra il sindaco di Rosolina e quello di Lusia, previsto dal regolamento per il funzionamento degli organismi di rappresentanza dei comuni. Le cariche di presidente e di vicepresidente durano al massimo 30 mesi, e i presidenti dei due distretti sanitari si alternano alla presidenza della Conferenza dei sindaci.
ALTERNANZA DI DISTRETTI
Luca Prando nell'insediarsi ha ringraziato Vitale per il lavoro svolto con impegno e ha rassicurato i sindaci dei comuni del Distretto 2. «Ora il Distretto 1 guiderà la conferenza, ma i comuni sono 50 e non ci sarà diversità di trattamento dice il neopresidente - Spero lavoreremo insieme con la professionalità di sempre, com'è stato fatto finora con la presidenza di Vitale. Noi sindaci vogliamo essere sul pezzo per ciò che è di nostra competenza: credo che il lavoro dei prossimi mesi dovrà essere improntato a garantire trasparenza e comunicazione ancora maggiore al cittadino anche tramite le Amministrazioni locali».
PIANO VACCINALE
Nella seduta il commissario dell'Ulss 5 Antonio Compostella ha aggiornato i sindaci sul piano vaccinale e sul problema della scarsità di dosi da somministrare. «Questa è la miglior organizzazione che si poteva mettere in piedi in attesa che vengano autorizzati nuovi vaccini dice il sindaco di Lusia Iniziamo con Pzifer e Moderna, sta arrivando anche AstraZeneca, ma speriamo possano essere autorizzati in tempi brevi altri vaccini, si parla di prodotti monodose e meno delicati quanto a conservazione. In Polesine sono 22.371 i residenti tra i 70 e gli 80 anni, 15.814 quelli dagli 80 in su; parliamo di 38mila persone da vaccinare al più presto, il 16,48 per cento dei polesani. L'auspicio è di poter così somministrarli in maniera più semplice e avviare una vaccinazione di massa, anche tramite i medici di base e altre figure professionali che potrebbero contribuire ad accelerare le operazioni».
FEBBRE DEL NILO
Nell'ultima seduta si è parlato anche del progetto di coordinamento delle attività di disinfestazione larvicida nel territorio dell'Ulss 5 esposto dal dottor Andrea Formaglio, referente aziendale per le arbovirosi, perché la pandemia non può far trascurare il problema del virus West Nile. Nel 2020 il piano anti-zanzare, che a conti fatti è costato circa un euro per cittadino, ha compreso 6 cicli di intervento per un totale di 466mila interventi sulle caditoie pubbliche e 12 cicli di trattamento larvicida su 192 chilometri di fossi. «Grazie a queste modalità, in cui la nostra provincia è pioniera, nello scorso anno non abbiamo avuto alcun caso di West Nile in Polesine sottolinea Prando Si procederà sulla stessa linea con un nuovo appalto a ditte specializzate». I sindaci, infine, hanno preso atto della scadenza del mandato di Compostella fissata per il 28 febbraio, e in merito Prando auspica possa essere prorogato l'incarico data la fase assai delicata. «Ovviamente ci sono regole da rispettare e il presidente della Regione Luca Zaia farà la sua scelta conclude il neopresidente della Conferenza dei sindaci - Va da sé che in ogni caso, chiunque sarà il direttore, assicureremo il nostro massimo impegno».
Ilaria Bellucco
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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