Galvan è sesto d'Europa nella finale
più difficile: parte bene, poi cede

Sabato 7 Marzo 2015
Praga, Matteo Galvan si complimenta con Maslak dopo la finale dei 400
PRAGA - Vicenza intanto porta un sesto posto all'Italia. Merito di Matteo Galvan, finanziere di Bolzano Vicentino, sesto nella finale dei 400 agli Europei indoor di Praga. Voleva fortemente questa finale, l'ha conquistata con forza, poi forse lo ha un po' deluso.



46.87 il suo tempo, si attendeva meglio, ma come altre volte Matteo ha forse patito il doppio turno precedente per le qualifiche. Va detto che la finale dei 400 è stata la gara più difficile. Il pubblico voleva solo il suo Maslak, un baccano infernale ha seguito la gara lasciando agli altri le briciole dell'attenzione. All'inizio è lo stesso ceco a chiedere silenzio, poi il catino si fa ribollente e il ceco fila come un treno per l'oro: 45.33 e nuovo record dei campionati.



Matteo parte con vigore, si inserisce bene nella competizione. Il secondo giro pero' lo trova con le polveri un po' bagnate e stavolta non sa reagire ai cambi di velocità come sa. Nella volata è sesto.



Una giornata in cui l'Italietta ringrazia la friulana Alessia Trost, argento nell'alto a 1.97 a un passo dall'oro, assegnato solo con la roulette dello spareggio con la russa Kuchina. Settima la trevigiana Giulia Viola nei 3000.



Si va verso la chiusura e le speranze azzurre parlano ancora dialetto vicentino. Oltre ai finalisti nell'alto Chesani e Tamberi, speranze riposte infatti in Micheal Tumi in semifinale dei 60 e soprattutto, se starà bene, in Federica del Buono, giovanissima in lizza nei 1500.Finale secca in cui Fede può davvero mettere una firma. Incrociamo le dita.
Ultimo aggiornamento: 8 Marzo, 13:05 © RIPRODUZIONE RISERVATA