Cento immagini della Grande Guerra
raccontano il conflitto al fronte

Venerdì 24 Luglio 2015
Cento immagini della Grande Guerra raccontano il conflitto al fronte
ASIAGO - In occasione delle manifestazioni per il centenario della Prima Guerra Mondiale, il Comune di Asiago propone al museo Le Carceri una grande mostra fotografica che racconta, con intensità ed emozione, la vita dei soldati italiani sul fronte della montagna veneta: "Il fronte veneto della Grande Guerra, cento anni cento immagini" resterà aperta sino al prossimo primo novembre. L'inaugurazione ha visto la partecipazione di Polo Pozzato, curatore della mostra realizzata dal Consiglio Regionale del Veneto.



In mostra un centinaio di immagini esposte secondo un percorso ben preciso che va dall’Altopiano di Asiago al Pasubio, dalle Dolomiti al Piave al Monte Grappa. Gli scatti in bianco e nero conducono i visitatori all’interno della vita quotidiana dei militari. Durante la durata della mostra, verranno organizzati anche dei laboratori per bambini, visite guidate e conferenze.



Dal catalogo:



"La Grande Guerra, di cui ricordiamo quest'anno il centenario, ha vissuto nel Nord-Est uno dei suoi fronti più sanguinosi e decisivi. Da Asiago a Vittorio Veneto, dal Piave a Dobbiaco oltre un milione di soldati di entrambi gli schieramenti hanno perso qui la vita. Italiani e austriaci, tedeschi e inglesi, francesi e ungheresi hanno lasciato il sangue e le speranze. Divisi dalla storia, ma uniti nel dolore. Questa mostra e questo catalogo non vogliono dunque celebrare o festeggiare una vittoria, bensì ricordare un periodo doloroso della nostra storia umana, mostrando che dietro i cannoni e dentro le trincee c'erano uomini. E per loro e con loro vogliamo ricordare che il dono della pace e della concordia è l'unico lascito che ogni epoca ed ogni popolo può condividere. Ieri come oggi" (Clodovaldo Ruffato, presidente del Consiglio Regionale del Veneto).



"Una mostra fotografica rappresenta una doppia messa in scena: milioni di scatti ,allora, in diretta; appena un centinaio, oggi, ricuperati e proposti al pubblico in differita. Selezione di selezioni, racconto di racconti. La realtà frammentata e scomposta allora in un numero illimitato di flash viene ora ricomposta in una architettura visiva, che intende sfuggire alla dispersione e al senso della casualità (…) Le immagini raccolte, di questo ci parlano: di una guerra totale che fuoriesce dal mondo ‘separato’ delle trincee e trascina nel gorgo tutti (….). Si può amare e volere la pace, oggi, senza oscurare come andarono le cose allora. E’ la scelta che guida la visione, nelle immagini e nelle parole, della mostra e del catalogo" (Mario Isnenghi, storico, presidente dell'Istituto veneziano per la storia della Resistenza e della società contemporanea).



"Certo anche la fotografia, come ogni altro tipo di ricostruzione storica, tende a offrire una visione complessiva del momento a cui si riferisce e assume appieno il suo significato di documento storico soprattutto attraverso la mediazione del racconto. Ma l'energia, l'intensità, l'efficacia, assieme all'emotività e alla suggestione delle fotografie che abbiamo scelto di esporre, superano di gran lunga qualsiasi potenzialità di altre fonti documentarie e ci concedono alcuni episodi della guerra imponendoci una visione che non ha bisogno di altre verifiche razionali". (Mauro Passarin e Paolo Pozzato, curatori della mostra).



Orari di apertura

Dal lunedì al venerdi: mattino 10-12.30, pomeriggio 16-19

Sabato, domenica e festivi dalle 10 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 19.30.

Aperta tutti giorni dal 19/07 al 13/09.

Dal 19/09 al 1° novembre aperta sabato e domenica.



Ingresso

Biglietto unico 3 euro. Ingresso gratuito per bambini fino ai 6 anni e per disabili.

Ultimo aggiornamento: 19:06 © RIPRODUZIONE RISERVATA