«All'Arcella ci sentiamo tutti in pericolo»

Martedì 11 Marzo 2014
«All'Arcella ci sentiamo tutti in pericolo. Aggressioni simili a quella subita l'altra sera dall'assessore Andrea Colasio possono capitare a chiunque circoli a piedi nel quartiere, che dalle 19 in poi è in balia di sbandati, soprattutto stranieri, i quali molto spesso girano ubrichi». È questa l'opinione espressa in modo unanime da residenti, commercianti e rappresentanti di comitati civici dell'Arcella, nel commentare la vicenda dell'assessore comunale alla Cultura preso a calci da uno straniero in via Aspetti. «Quest'episodio non rappresenta un fatto isolato - osserva Renzo Sartori, che abita nel rione -. Sono al corrente di altri casi di persone importunate da immigrati per strada, che però molte volte rinunciano a sporgere denuncia per evitare perdite di tempo, anche perchè si sa che poi questi malintenzionati rimangono impuniti». Sartori e molti altri dichiarano che le strade dell'Arcella sono frequentate abitualmente, soprattutto di sera, da immigrati ubriachi e talvolta anche con atteggiamenti da squilibrati. «Sappiamo che ci sono stranieri con problemi psicologici e squilibrati che girano liberamente per il quartiere, e la paura e la diffidenza della gente è sempre più alta - dice Antonio Huaroto, che coordina il "Gruppo vivere bene San Bellino" -. Bisogna intervenire prima che magari i nostri figli subiscano violenze. La situazione della sicurezza all'Arcella sta sfuggendo di mano alle istituzioni».
Anche Emilio Masiero, residente a Borgomagno, segnala la presenza di africani e nordafricani in circolazione con comportamenti aggressivi, che «quando bevono non capiscono più nulla». «Quando esco di sera col cane mi capita di vedere alcuni di questi soggetti con bottiglie in mano, che poi scagliano a terra e talvolta pure addosso ad auto in corsa - sostiene il cittadino -. La situazione è pericolosa, perchè quando si incontrano individui simili può accadere di tutto». Il coordinatore del comitato di abitanti e commercianti "Quartiere 2-una città", Orazio Marcon, solleva il problema del mancato censimento del numero di stranieri residenti all'Arcella: «Moltissimi appartamenti si riempiono di persone che non si sa chi siano e da dove arrivano. Comune e forze dell'ordine dovrebbero promuovere una collaborazione con gli amministratori condominiali, per ricercare sistemi di tutela della legalità nelle abitazioni».
Tensioni e difficoltà con certa clientela straniera si verificano anche all'interno dei negozi. «Noi commercianti dobbiamo avere molta pazienza - dice Italo De Rossi, titolare di una tabaccheria in via Aspetti -. Spesso entrano immigrati irascibili o ubriachi, con cui dobbiamo comportarci con prudenza per evitare litigi». «Ormai l'Arcella è stata completamente abbandonata - conclude il comitato Ansa Borgomagno -. Quel che è successo a Colasio è frutto di una situazione intollerabile da parte di tutti».