Rete idrica come un colabrodo
e i cittadini rimangono a secco

Venerdì 21 Agosto 2015 di Guido Fraccon
Operai al lavoro in via Retratto
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ADRIA - La rete idrica colabrodo torna a colpire. L'ennesima rottura avvenuta ieri in via Retratto ha lasciato a secco dalle 4 del mattino fino a mezzogiorno i residenti della zona e delle aree limitrofe.

Inevitabili le proteste per l'ennesimo disagio causato da un situazione che ormai è al limite del collasso.



La rottura riporta a galla ancora una volta il problema della convenzione in essere tra la comunità etrusca e Italgas, ora Acque Potabili. Una situazione di fronte alla quale, al di là delle parole spese, tante promesse sono cadute nel dimenticatoio, il mondo della politica adriese, nel suo complesso, ha sempre fallito non essendo mai intervenuta sulla questione, nonostante i dati in suo possesso fossero chiari ed inconfutabili, frutto del lavoro o di una commissione ad hoc sul problema datata marzo 2004.

Nella relazione della commissione c'era già tutto. Chiara la sintesi, in 10 punti, che partiva dal presupposto che nel documento sottoscritto tra le parti si faceva espresso riferimento al fatto che la società era (ed è ndr) tenuta ad assicurare la piena efficienza del servizi. Secondo quanto emerse allora, «constatato il basso livello del servizio offerto, in termini di quantità e di qualità dell'acqua, non è certamente assicurata la piena efficienza del servizio».



Anche la situazione della rete idrica finì sotto accusa: «Accertato che alla firma della convenzione era noto il pessimo stato della rete di distribuzione, che causava pesantissime perdite che finivano con l'incidere sui costi e quindi rendeva molto onerosa la bolletta pagata degli utenti, in vari punti della convenzione si richiama questa situazione e si indicano tempi e modi per un radicale recupero funzionale della rete per attenuare il livello delle dispersioni».



La società Italgas, infatti, si impegnava entro 12 mesi dalla firma ad effettuare a sua cura e spese ed a sottoporre all'approvazione del comune un progetto generale di interventi. Un progetto rimasto lettera morta.

Al di là delle rotture la situazione riguardo alla convenzione con Acque Potabili, in scadenza nel 2020, è ancora in una fase di stallo. L'unica notizia buona per gli utenti adriesi, o meglio per gli abitanti di Bottrighe, è data dal fatto che Acque Potabili dovrebbe aver appaltato i lavori per il rifacimento della rete idrica di via Vittorio Veneto. Contestualmente però per evitare altre rotture è stata abbassata la pressione dell'acqua. Se il prezioso e salatissimo liquido, gli adriesi su questo fronte sono tra i più tartassati a livello regionale, pagando circa il 20'% in più in bolletta a causa della doppia fatturazione tra Acque Potabili e Polesine Acque non va meglio sul fronte dell'energia elettrica dal momento che in queste ultimi giorni sono stati segnalati in varie zone della città distacchi di energia e improvvisi black out. E dire che era stato portato a compimento nelle ultime settimane un potenziamento dell'intera rete.

Ultimo aggiornamento: 13:36 © RIPRODUZIONE RISERVATA