340 mila euro al Consorzio caseifici e i Comuni tornano padroni della stalla modello di Cattedra

Sabato 8 Marzo 2014
ASIAGO/CANOVE - Una firma, attesa da vent'anni, chiude la pluriennale causa tra l'Associazione dei Comuni dell'Altopiano (tutti, tranne Conco) e il Consorzio tra i Caseifici dell'Altopiano. Oggetto del contendere l'ex stalla modello di località Cattedra a Canove.
Giorni fa il presidente e legale rappresentante del Consorzio Caseifici Giuliano Pesavento, il presidente dell'Istituto Europeo per le Politiche della Montagna (ex cattedra) Lucio Spagnolo, Mario Porto, per il Consiglio di amministrazione e il sindaco di Roana Valentino Frigo, hanno sottoscritto l'atto di transazione. Per risolvere definitivamente la questione è stato necessario da parte dei proprietari, i Comuni, mettere sul tavolo a favore del Consorzio fra i Caseifici, che per decenni ha avuto in affitto la struttura, un assegno di 340 mila euro.
«Il Consorzio, per liberare l'ex cattedra, - spiega il presidente dell'Iepm (istituto europeo per le politiche della montagna) Lucio Spagnolo - era partito da richieste milionarie ed è stato necessario rivolgersi ad avvocati per arrivare alla cifra pattuita. Non avevamo altra soluzione se non questa, prima che scadesse il contratto e si corresse il rischio, come successo 12 anni fa, che si rinnovasse automaticamente».
I comuni altopianesi ritornano dunque in pieno possesso dell'ex stalla modello e ciò permette finalmente l'avvio del progetto, da anni nel cassetto, di riconversione del sito a centro informazioni e servizi per lo sviluppo economico del territorio dell'Altopiano.
Lo scopo è quello di realizzare un centro informativo e di servizi a supporto dell'Altopiano per sostenere lo sviluppo economico locale attraverso la valorizzazione delle risorse locali con particolare riferimento ai prodotti tipici locali, al turismo e beni culturali, all'ambiente e risorse paesaggistiche nonché all'innovazione tecnologica e ai servizi per le imprese e il territorio.
Tra i primi ad aver espresso interesse nel proseguire con il progetto ci sono la Coldiretti locale, Veneto Agricoltura e l'azienda Rigoni di Asiago.
Stefania Longhini

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