Dall’amore alla guerra, fino alla disfatta. Si sta rivelando
una debacle per Vittorio Cecchi Gori la separazione dall’ex
moglie, la bella e volitiva Rita Rusic. Non soltanto l’attico
da due milioni di euro con affaccio su Monte Mario, nel cuore della
Città Eterna, anche un altro tesoro è stato
attribuito a lei da un giudice: un Basquiat da sei milioni di
dollari, opera simbolo del geniale graffitista statunitense. Cecchi
Gori per riavere il quadro, la tela “Wine of Babylonia”
(sparita anni fa dalla casa di cui Rusic è appena diventata
unica proprietaria), aveva scomodato la giustizia americana, e la
decisione si è rivelata un nuovo autogol. Il giudice
Klausner Gary del distretto centrale della California, ha ritenuto
tardiva l’istanza presentata per riavere indietro
l’opera e ha respinto la richiesta, mettendo la parola fine a
un tira e molla che andava avanti dal Duemila. Non che la Rusic
abbia mai ammesso di avere lei il dipinto in custodia, un olio su
tela che misura più di due metri di altezza e un metro e
settanta di larghezza. Ma nel casoil quadro dovesse ricomparire,
potrà “sfoggiarlo” a pieno titolo, mentre
all’ex marito non resta che la rassegnazione.
Ultimo aggiornamento: 09:38
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