«Dammi due milioni di euro altrimenti racconto a tutti quello che hai fatto ai miei figli». Sacerdote della provincia di Frosinone denuncia un imprenditore per minacce e tentata estorsione.
Il sacerdote oggetto dei messaggi minatori era finito sotto processo con l’accusa di pedofilia, ma è stato assolto per prescrizione. Il sacerdote, oggi sessantenne, conosceva l’imprenditore autore del ricatto. E in più di qualche occasione aveva partecipato insieme ai suoi familiari a cene conviviali. Successivamente aveva saputo che il 50enne si era separato dalla moglie e che le cose per lui a livello economico non andavano molto bene. E forse sarebbe stata proprio questa condizione così precaria a livello lavorativo a far scattare nell’uomo l’idea di estorcere del denaro al presule. Di certo c’è che la vittima di questa tentata estorsione, ha cercato di evitare qualsiasi contatto con l’imprenditore. Così come non ha risposto, se non in un solo caso, ai messaggi che gli inviava sul telefonino.
Nell’ultimo messaggio l’uomo, attraverso un vocale, lo avrebbe minacciato di pubblicare foto e video riguardanti quello che sarebbe accaduto anni prima. E quindi gli aveva dato 24 ore di tempo per consegnargli quello che chiedeva: due milioni di euro (un milione a figlio) per il suo silenzio.
Il sacerdote adesso si è rivolto all’avvocato Roberto Capobianco e attraverso il legale ha fatto scattare immediatamente la denuncia nei confronti del cinquantenne per tentata estorsione e minacce.