Omicidio di Thomas, l'accusa: «Mattia Toson a casa della fidanzata con la pistola nel giubotto»

Il giovane era arrabbiato per l'aggressione subita la sera prima dallo zio e voleva vendicarsi

Sabato 22 Luglio 2023 di Pierfederico Pernarella
Omicidio di Thomas, l'accusa: «Mattia Toson a casa della fidanzata con la pistola nel giubotto»

Mattia e Roberto Toson, padre e figlio accusati di aver ucciso Thomas Bricca, si sono avvalsi della facoltà di non rispondere nel corso dell’interrogatorio di garanzia che si è svolto ieri nel carcere di Civitavecchia davanti al gip del Tribunale di Frosinone, Antonello Bracaglia Morante.

Presenti i loro due legali, gli avvocati Angelo Testa e Umberto Pappadia, che hanno presentato il ricorso al Riesame: punteranno sugli elementi ritenuti più deboli del quadro accusatorio con cui la Procura ha chiesto e ottenuto gli arresti.

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IL FOTOGRAMMA

E nell’ordinanza di custodia cautelare, tra le altre cose, si ricostruiscono anche le ore precedenti del 30 gennaio, il giorno dell’omicidio. Tra il materiale acquisito c’è un fotogramma estrapolato dalle telecamere dell’abitazione dell’ex fidanzata di Mattia Toson. Sono quasi le tre di pomeriggio. Il giovane è all’ingresso di casa. Indossa un giubbotto nero, ma quello che colpisce è la mano posta all’altezza della tasca destra come se stesse sorreggendo qualcosa. Una pistola? È il sospetto degli investigatori, suffragato anche dai timori dell’ex ragazza la quale riferisce che Mattia non portava mai il portafogli e soprattutto in quella circostanza si era comportato in maniera strana. Sembrava che andasse di fretta, non si era seduto nemmeno per un attimo. Non è l’unica cosa insolita che accade quel giorno, il giorno dell’agguato che costerà al vita a Thomas Bricca. 

La sera prima c’era stata la rissa al bar ex Enal in cui Omar e gli amici egiziani si erano vendicati dell’aggressione subita il giorno precedente. Avevano conciato per le feste Francesco Dell’Uomo, da tutti conosciuto con il soprannome di Budella, fratello di Roberto Toson. Stando a quanto riportato nell’ordinanza, Mattia, già quella sera, medita di vendicarsi. Bruno Spada, il compare, lo avrebbe invitato a stare tranquillo.

LA RABBIA

Lo zio, Francesco Dell’Uomo, vittima dell’aggressione, gli avrebbe detto che ci avrebbe pensato lui quando si sarebbe rimesso in sesto. Ma per Mattia l’affronto va vendicato subito: «Non può passare questo messaggio, ci siamo fatti menare dai marocchini, non comandiamo più noi, non deve passare questo messaggio, la devono pagare», dice allo zio con cui continua a parlare di quanto accaduto. Poi la ragazza quella sera gli consegna il regalo per il compleanno. Il giorno dopo, proprio il 30 gennaio, Mattia festeggerà 21 anni. La fidanzata si ferma a dormire a casa sua e il giorno dopo si svegliano con comodo, verso le 11, quando, poco dopo, arriverà Roberto Toson che avrebbe detto al figlio: «Dobbiamo risolvere quella cosa». Mattia avrebbe risposto: «Tu hai fatto il danno e tu lo risolvi». 

I SOLDI

Quindi all’ora di pranzo Mattia riaccompagna la fidanzata a casa e si tiene l’auto della ragazza, fatto anche questo insolito. Mattia tornerà da lei verso le 15 perché, pare, rivuole dei soldi in contanti, circa 30mila euro, per buona parte guadagnati con lo spaccio e custoditi dall’ex compagna. 
È a quel momento che risale il fotogramma estrapolato dalle telecamere in cui si vede Mattia che sembra sorreggere qualcosa nel giubbotto. Una pistola, secondo gli investigatori. Va di fretta, è nervoso, poi prima di andarsene avrebbe detto all’ex fidanzata: «Tu non uscire di casa, rimani qua». La ragazza, preoccupata della reazione di Matta, nel pomeriggio gli invierà un messaggio: «Non peggiorare la situazione». Ma a quel punto, secondo l’accusa, la decisione di mettere in atto l’agguato è stata già presa. 

Ultimo aggiornamento: 10:27 © RIPRODUZIONE RISERVATA