Omicidio di Thomas, al setaccio due nuovi telefoni

Mercoledì 26 Luglio 2023 di Giovanni Del Giaccio
Omicidio di Thomas, al setaccio due nuovi telefoni

 

Cosa c'è nei telefoni cellulari di Roberto e Mattia Toson, padre e figlio, arrestati il 18 luglio? Domani sarà affidato l'incarico di estrarre la cosiddetta "copia forense" ai carabinieri del Ris di Roma, in modo di comprendere se dopo la richiesta di custodia cautelare i due avessero continuato a parlare dell'omicidio di Thomas Bricca - del quale sono accusati - e se ci siano altri elementi utili ai fini dell'inchiesta. «Andiamo avanti» - è il massimo che viene detto in Procura rispetto al caso, lasciando capire che gli elementi raccolti finora e decisivi per ottenere l'arresto di padre e figlio sono una parte di ciò che gli investigatori hanno messo insieme.
Il resto sarà in parte disponibile di fronte al Tribunale del riesame e in parte è ancora celato dal segreto istruttorio di un'indagine che è partita con il piede sbagliato - come scrive lo stesso giudice per le indagini preliminari - ma poi non si è mai fermata, arrivando fino agli arresti.

L'UDIENZA

È stato fissato per il prossimo 1 agosto il riesame di Roberto e Mattia Toson, reclusi nel carcere di Civitavecchia per l'omicidio del diciannovenne di Alatri assassinato il 30 gennaio scorso con un colpo di pistola alla testa mentre si trovava al "Girone". «Affideremo al riesame le nostre deduzioni - è il commento di uno dei difensori, Umberto Pappadia - Le carte le hanno lette tutti, siamo certi che ognuno si sia fatto un'idea di come siano andate le cose».
Ma il ricorso al riesame oltre a chiedere la scarcerazione o una misura attenuata rispetto alla detenzione in carcere, punta anche a scoprire ciò che ha in mano la Procura e che non è finito nel materiale contenuto nell'ordinanza di custodia. Dal canto loro, si apprende in ambienti investigativi, i magistrati che seguono il caso non aggiungeranno carte. Ritengono sufficiente quanto prodotto finora e che ha portato alle 295 pagine dell'ordinanza di custodia, molte delle quali ripercorrono la richiesta di arresto.

I PUNTI CHIAVE

Sono diversi gli indizi a carico di padre e figlio. Il casco indossato da Mattia quella sera, ad esempio, indicato con colore e tipo dall'ex fidanzata del ragazzo. La nonna del giovane che rivolta al marito, in caserma, intercettata, dice: «Ha sparato Mattia». Gli alibi di padre e figlio, inoltre, sono smentiti da testimoni e tabulati dei cellulari. Ci sono poi le telecamere di casa della ex ragazza riprendono Mattia con gli stessi abiti con i quali andrà a cena e smentiscono che si fosse cambiato. Lo stesso ragazzo prova a convincere l'ex fidanzata, via chat, a non fornire elementi ai carabinieri.
La difesa, rappresentata anche dall'avvocato Angelo Testa, cercherà di dimostrare anzitutto che le esigenze cautelari per padre e figlio non ci sono, in quanto sono sempre rimasti ad Alatri e non hanno provato - salvo gli episodi noti dall'ordinanza - a intimorire i testimoni.
Ci sono, poi, alcune testimonianze contrastanti fra loro che si cercherà di sottolineare per attenuare la posizione degli indagati.

Ultimo aggiornamento: 09:54 © RIPRODUZIONE RISERVATA