Va in ospedale con le costole rotte: «Sono caduta». I medici non le credono e chiamano la polizia: il marito la picchiava

L'uomo è stato allontanato da casa e non potrà più avvicinarsi alla donna

Venerdì 17 Novembre 2023 di Marina Mingarelli
Va in ospedale con le costole rotte: «Sono caduta». I medici non le credono e chiamano la polizia: il marito la picchiava

Era arrivata al Pronto soccorso dell'ospedale "Spaziani" di Frosinone sanguinante, piena di lividi e lamentando dolori ad un fianco.

La donna, una casalinga di 5t0 anni residente a Supino, aveva riferito ai medici di essere caduta per le scale. Ma quando è stata sottoposta a visita i dottori hanno riscontrato lesioni che non potevano essere riconducibile ad una caduta.

Sospettando che la paziente non stesse dicendo la verità, hanno fatto scattare la denuncia d'ufficio presso la Questura di Frosinone. A quel punto gli investigatori hanno avviato le indagini. La casalinga, che oltre ad un trauma cranico aveva riportato anche delle fratture alle costole, è stata refertata con una prognosi di venti giorni.
Soltanto quando i poliziotti le hanno assicurato che non aveva nulla da temere e che l'avrebbero tutelata, la paziente, lasciandosi andare ad un pianto liberatorio, ha confessato che a massacrarla di botte era stato il marito, un piccolo imprenditore anche lui cinquantenne. Dopo quella ammissione la donna ha raccontato come un fiume in piena quella vita insieme al coniuge con cui era sposata da oltre venti anni, fatta di vessazioni, di maltrattamenti e di botte. Per amore del loro unico figlio, oggi quindicenne, la donna aveva sopportato ogni genere di sopruso e di angheria. E se non fosse stato per i medici del Pronto soccorso che hanno fatto scattare la denuncia, chissà per quanto tempo ancora avrebbe continuato a sopportare umiliazioni e percosse.
L'uomo, una persona dal carattere aggressivo e violento, considerava la moglie come un oggetto di sua proprietà che doveva sottostare ai suoi voleri. E quando la coniuge provava a ribellarsi erano botte a non finire. A seguito della denuncia presentata dai medici del Pronto soccorso, è stato attivato immediatamente il codice rosso. L'imprenditore è stato colpito da divieto di avvicinamento alla moglie. Oltre a non poterla avvicinare da una distanza di 200 metri, non potrà contattarla telefonicamente o per via telematica.

IL PROTOCOLLO

Non è la prima volta che i medici dello "Spaziani" si trovino davanti a situazioni del genere. Da qui la necessità di mettere a punto un protocollo d'intesa con gli uffici preposti. «Proprio in questi giorni stiamo effettuando un corso di formazione - spiega il dirigente del pronto soccorso Fabrizio Cristofari - Si tratta di protocollo che riguarda la presa in carico e le dimissioni di pazienti con quadri clinici che vanno pensare casi di violenza».
 

Ultimo aggiornamento: 15:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA